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Pneumatici per auto elettriche: come sono fatti e perché sono importanti

La propulsione elettrica sta cambiando parecchie cose sulle auto: le prestazioni, le sensazioni, gli spazi a bordo, il modo stesso di usare e vivere l’auto. Ma c’è anche un altro particolare che ha dovuto cambiare, a cui forse non avremmo pensato: le gomme. Ma perché le auto elettriche richiedono pneumatici speciali? E cosa cambia effettivamente?

Per cominciare, le auto elettriche sono generalmente più pesanti rispetto alla controparte termica (anche se, numeri alla mano, questa differenza è molto meno marcata di quanto si possa pensare su vetture che vengono progettate fin dall’inizio per questa propulsione) e ovviamente tutto questo carico aggiuntivo grava proprio sugli pneumatici. Inoltre, l’erogazione di coppia poderosa e istantanea che rende le elettriche tanto scattanti, si traduce in sollecitazioni molto intense sulle gomme, soprattutto sommando questo al primo punto.

A ciò si aggiunge la necessità di ridurre al minimo le dispersioni di energia per salvaguardare l’autonomia. E la resistenza al rotolamento dei pneumatici è una delle principali fonti di perdite. Contrariamente a quanto si possa pensare, la colpa non è tanto dell’attrito, quanto di un fenomeno chiamato isteresi: tecnicamente, la gomma non è un materiale perfettamente elastico, ma possiede una componente viscosa. Il che significa che quando viene deformato e poi rilasciato, parte dell’energia impiegata per compiere la flessione viene dispersa in forma di calore. Questo è esattamente ciò che succede in continuazione quando le ruote girano, motivo per cui se tocchiamo le gomme alla fine di un viaggio queste saranno piuttosto calde, anche senza esserci prodigati in particolari acrobazie.

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Le risposte a queste necessità sono strutture più rigide, per minimizzare la flessione delle spalle dello pneumatico sotto il peso dell’auto e durante i trasferimenti laterali, nonché mescole ottimizzate per ridurre sia la dissipazione di energia, sia l’abrasione, cioè il consumo del pneumatico. Quest’ultimo punto, tra l’altro, sarà di particolare importanza con l’entrata in vigore della normativa Euro 7, che prevederà dei limiti anche per le emissioni di polveri sottili da parte di freni e gomme.

Ma le sfide non finiscono qui. Le auto elettriche sono anche intrinsecamente più silenziose delle auto termiche, sia per l’assenza quasi totale del rumore del motore, sia per l’aerodinamica (in genere più curata). Questo significa che il rumore del rotolamento del pneumatico rischierebbe di diventare preponderante. Così, i produttori hanno sviluppato inserti, sia interni, sia sul battistrada, in grado di assorbire e disperdere le onde sonore, nonché disegni specifici in cui i tasselli hanno dimensioni diverse fra loro per non causare risonanze.

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