L’elettrico sta rendendo il mondo dell’auto sempre più simile a quello della tecnologia. Prendete la Nio, per esempio, che per presentare la sua nuova ammiraglia a batteria, la ET9, ha organizzato un evento che tanto ha ricordato i keynote della Apple. Sul palco dello stadio olimpico di Xi’an c’era solo William Li, amministratore delegato del marchio, che ha presentato tutte le tecnologie alla base della nuova elettrica con un maglioncino (senza cravatta) che poco ha a che fare con lo standing degli ad di molti marchi nati termici. Segno dei tempi che cambiano, certo, ma anche di un nuovo approccio verso il pubblico, che in Cina era particolarmente numeroso: alla presentazione sono infatti accorsi oltre 10 mila appassionati. Che hanno assistito all’inizio di una nuova era, quella dei 900 volt.
Carica 255 km in cinque minuti. La Nio ET9, infatti, si basa su una nuova architettura proprietaria che oltrepassa gli 800 volt visti su alcuni modelli di serie come le sorelle Audi e-tron GT e Porsche Taycan, oltre che su auto di costruttori generalisti, come le (altrettanto sorelle) Hyundai Ioniq 5 e Kia EV6. L’incremento del voltaggio è il futuro: molti costruttori, tra cui Maserati, stanno lavorando a sistemi a 1,2 kV (1.200 volt) per molteplici ragioni, dalla riduzione dei pesi all’aumento delle potenze di ricarica. Nel caso della Nio, la piattaforma raggiunge i 925 volt e può supportare picchi di carica fino a 600 kW e 765A. Tradotto? 255 chilometri d’autonomia aggiunti in soli cinque minuti. Il tutto sempre con la possibilità di utilizzare il battery swap per ripartire col pieno in tre minuti. Sfruttando le nuove Power Swap Station 4.0 presentate insieme all’ammiraglia o le nuove colonnine raffreddate a liquido da 640 kW. Il marchio punta a realizzare 1.000 stazioni per la sostituzione delle batterie e 20 mila colonnine solo nel 2024.
Nio ET9 (2023)
Oltre 700 cavalli. Nei suoi 5.325 mm di lunghezza (2.016 di larghezza, 1.620 d’altezza e 3.250 di passo) la Nio ET9 racchiude la bellezza di 525 brevetti e 17 tecnologie in anteprima mondiale. Il telaio Skyride, per esempio, è definito dalla Casa come il primo chassis intelligente “by-wire” al mondo: tra volante e ruote non c’è alcuna connessione fisica, ma è l’elettronica a gestire la sterzatura dei due assi (con ridondanza), così come le regolazioni dell’assetto. La trazione è integrale e prevede un motore a magneti permanenti da 340 kW (462 CV) al posteriore e un’unità a induzione da 180 kW (245 CV) all’anteriore, per una potenza complessiva di 520 kW, 707 cavalli. Peso e prestazioni non sono stati invece dichiarati, a differenza del prezzo di 800 mila yuan, equivalenti a 102.300 euro: l’auto è già preordinabile in Cina, dove le consegne saranno avviate nel primo trimestre del prossimo anno.
Quattro posti. L’abitacolo prevede quattro sedili indipendenti, tutti regolabili elettricamente, con quelli posteriori inclinabili fino a 45 gradi che integrano 24 tecnologie brevettate dal costruttore. A disposizione dei passeggeri ci sono anche sette tendine elettriche e tantissime soluzioni pensate per migliorare confort e sicurezza. Oltre alla guida assistita – che dovrebbe superare il livello 2 anche grazie al nuovo processore 32 core NX9031 a 5 nanometri –, la piattaforma tecnologica Adam propone soluzioni come SkyOS, un sistema operativo che promette una gestione estremamente intuitiva delle varie funzioni dell’auto.
