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Fiat Panda elettrica, Olivier François: sarà "meno ricca e più essenziale"

Quando si parla di fare concorrenza ai cinesi in tema di auto elettriche “il mio pensiero corre alla Panda”. Così Olivier François, amministratore delegato della Fiat, è tornato a parlare della piccola utilitaria a batteria che sarà svelata nei prossimi mesi. In un’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica, il numero uno del Lingotto ha fornito maggiori dettagli su come sarà la piccola citycar elettrica, anticipando che nel 2024 e nel 2025 arriveranno “prodotti inaspettati”.

La Panda e…? Due parole che fanno già correre la fantasia degli appassionati a modelli del passato molto amati, come la Uno, ma anche – perché no – a vetture più grandi, come potrebbe essere (su alcuni mercati al di fuori dell’Europa) un’ipotetica sorella a marchio Fiat dell’Alfa Romeo Tonale e della Dodge Hornet. D’altronde, la Fiat non s’è posta limiti, nemmeno a livello di design. Nei mesi scorsi, infatti, il costruttore ha diramato una serie di rendering dalle linee molto ardite che mostrano gli studi di stile che ispireranno le Fiat del domani. È il momento “di una nuova Fiat (intesa come marchio, ndr), che sarà più originale”, ha concluso François.

Ritorno alle origini. Questa nuova era sarà con tutta probabilità inaugurata dall’utilitaria elettrica che verrà svelata il prossimo anno e che reincarnerà l’animo della Panda originale, quella degli anni 80. Dobbiamo pensare, continua François, “a una Panda elettrica che riproponga gli stessi principi delle origini. Fiat può e deve sviluppare una soluzione che metta in difficoltà i cinesi. Il concept Centoventi va nella stessa direzione. Una vettura meno ricca, più essenziale, dove il contributo riproduca quello che è stata l’iconica Panda in chiave elettrica, meno cara delle altre, da realizzare in Europa se non in Italia”.

Forse nascerà da noi, ma dove? Riguardo al sito produttivo, le ipotesi principali sono tre. La prima è la fabbrica serba di Kragujevac, dove veniva prodotta la 500L e che sarà convertita all’elettrico. La seconda è lo stabilimento di Mirafiori, a Torino, – dove attualmente vengono prodotte la 500e e le Maserati Ghibli, Levante e Quattroporte – e che ancora ha capacità produttiva da allocare. L’ultima, invece, è la più ovvia, ma anche meno probabile: trasformare le linee produttive dell’attuale Panda per realizzare la sua evoluzione elettrica. Quello che è quasi certo è l’ossatura della nuova piccola di Torino: sottopelle ci dovrebbe essere la nuova piattaforma Stla Small, derivata dalla Cmp dell’ex gruppo PSA.

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