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Stellantis spinge le francesi: vanno male solo le auto Fiat

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Stellantis spinge le francesi: vanno male solo le auto Fiat

Le immatricolazioni di auto in Europa, nel mese di marzo, calano del 2,8%, ma riescono a mantenere il segno positivo nel trimestre: +4,9%. In questo scenario, il derby Francia-Italia all’interno di Stellantis vede, tra gennaio e marzo, avanzare Peugeot (+3%) e Citroën (+11,4%), mentre Fiat segna -2,2% e Alfa Romeo guadagna lo 0,4%. Interessante il dato di Lancia con la popolare Ypsilon, ormai a fine corsa e venduta solo in Italia, che ha già lasciato il posto all’omonimo e più costoso modello premium (elettrico e ibrido), segnare +16,6%, superando sul filo di lana (12.987 contro 12.574 unità) Alfa Romeo. Quasi un segnale di ribellione da parte della gloriosa compatta tricolore che ha però rallentato a marzo (-3,8%). Bene, nei tre mesi, anche per la ex Fca, l’americana Jeep (+14,4%), come anche, guardando all’ex Psa Group, la tedesca Opel (+4,8%). Momento decisamente negativo per la premium d’Oltralpe Ds: -15,9% da gennaio e -24,5% il mese scorso. Anche i dati del solo marzo, vedono Fiat e Alfa Romeo con il segno negativo (giù, rispettivamente, dell’8,3% dell’11%); e mese da dimenticare anche per Peugeot (-12,7%) , Citroën (-3%) e Opel (-10%). Il gruppo guidato da Carlos Tavares deve ringraziare la solita Jeep, unico marchio della galassia, che guadagna nelle vendite mensili: +7,2%.

Si riducono anche le quote di mercato complessive per Stellantis: da 17,6% a 16,5% in marzo e dello 0,1% nel trimestre (17,6% rispetto al 17,7% di un anno fa).

E se Alfa Romeo, con il crossover Junior (ex Milano) avrà nei prossimi mesi la possibilità di crescere, per il marchio Fiat – che si basa su 500 elettrica, che arranca, 500X e Panda, vecchiotte anche se rinnovate, ma che per fortuna tengono duro – la situazione resta problematica.

Sempre piu preoccupati sindacati per l’incertezza che regna attorno al sistema produttivo italiano di Stellantis. Rocco Palombella, leader Uilm, lancia l’allarme indotto: tra Melfi e Cassino, dove ieri si è scioperato, rischiano il posto quasi 500 addetti. «La situazione è preoccupante – avverte Palombella – anche per la situazione igienico-sanitaria degli stabilimenti: a essere interessati dai tagli nelle imprese dell’appalto e della logistica sono pure gli addetti preposti ai servizi di pulizia. Un gruppo da 18,6 miliardi di utili deve avere una maggiore considerazione del valore di tutti i suoi lavoratori, a partire da quelli dell’indotto, i più esposti».

Tornando ai dati delle immatricolazioni in Europa, si confermano le crescenti difficoltà delle auto elettriche: -11,3%, a marzo, e quota mercato scesa dal 13,9% di un anno fa al 13% attuale. Fra i tre maggiori mercati «elettrici», il Belgio (+23,8%) e la Francia (+10,9%) hanno registrato aumenti a due cifre, mentre la Germania ha subito un calo significativo del 28,9%, peggio ancora ha fatto l’Italia: -34,4%.

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