Motori

Porsche

Sport

Le Mans | Porsche recrimina: pensa che i rivali si siano "nascosti"

La Porsche era considerata da molti come la favorita per la vittoria nella 92° edizione della classica francese, avendo vinto due dei tre precedenti appuntamenti del Campionato Mondiale Endurance in Qatar e a Spa, ed essendo stata rapida anche nei test e nelle qualifiche a Le Mans.

Il direttore tecnico della Toyota, David Floury, ha addirittura affermato che la Porsche non avrebbe fatto un “bel lavoro” se non avesse vinto la gara, tanto era rimasto impressionato dal ritmo delle 963 nei test.

Sebbene la squadra allargata a tre vetture gestita dalla Penske abbia goduto di una serie di stint in testa alla gara, anche nel pomeriggio di domenica, è emersa una chiara disparità di prestazioni rispetto alle vetture LMH di Ferrari e Toyota.

Alla fine, il quarto posto è stato il miglior risultato che Porsche ha potuto ottenere alla sua seconda apparizione a Le Mans nella classe Hypercar, dato che Estre, Laurens Vanthoor ed Andre Lotterer hanno mancato di poco il podio con la 963 LMDh #6.

Parlando dopo la gara, Estre ha ribattuto ai commenti fatti all’inizio della settimana da Toyota, sostenendo che è stato il costruttore giapponese a non essere all’altezza della situazione, perdendo la lotta per la vittoria contro la Ferrari.

“Mi fanno ridere le Toyota che dopo il Test Day dicevano che se non avessimo vinto questa gara è perché avremmo sbagliato. Oggi sono stati loro a sbagliare”, ha detto Estre a Motorsport.com.

“Alla fine, noi eravamo a tavoletta fin dal primo giorno e non credo che loro lo fossero. Non avevamo false speranze, speravamo in una buona gara e l’abbiamo avuta. Abbiamo dato tutto quello che avevamo, ma non è bastato”.

#4 Porsche Penske Motorsport Porsche 963: Mathieu Jaminet, Felipe Nasr, Nick Tandy

Photo by: Rainier Ehrhardt

Christensen ha anche suggerito che Toyota e Ferrari hanno alzato il ritmo durante la parte più importante della settimana di gara, consentendo loro di superare la Porsche e di ingaggiare un duello diretto per la vittoria.

“Penso che gli altri abbiano alzato il ritmo”, ha detto a Motorsport.com Christensen, che è arrivato sesto con la Porsche #5 condivisa con Frederic Makowiecki e Matt Campbell. “Gli altri hanno alzato il ritmo quando era necessario e noi abbiamo dato tutto fin dall’inizio”.

Thomas Laudenbach, grande capo di Porsche Motorsport, non si è espresso sul fatto che gli altri costruttori abbiano nascosto il loro vero ritmo prima della gara. Tuttavia, ha confermato che l’ordine era molto diverso da quello che si era visto nelle prove.

“Posso solo dire che abbiamo svolto il nostro programma in prova”, ha dichiarato a Motorsport.com. “Abbiamo fatto tutto. Abbiamo pensato che fosse la cosa giusta da fare ed abbiamo dimostrato di saperci fare. Se altri concorrenti non hanno voluto mostrare tutto nelle prove, per me non ha alcun significato”.

“Noi facciamo quello che riteniamo giusto e questo è il nostro programma. Sì, in gara è sembrato un po’ diverso dalle prove, ma per me non è un problema”.

#6 Porsche Penske Motorsport Porsche 963: Kevin Estre, Andre Lotterer, Laurens Vanthoor

Photo by: Alexander Trienitz

Il deficit di velocità in rettilineo frena la Porsche

La Porsche Penske, come altri team, ha commesso alcuni costosi errori strategici, dato che il tempo è rimasto imprevedibile per gran parte della gara. Tuttavia, non ha avuto il ritmo necessario per sfidare Ferrari e Toyota, soprattutto nelle ultime due ore, quando a La Sarthe è tornata la pioggia.

Urs Kuratle, direttore Porsche LMDh, ha rivelato che la 963 LMDh soffriva di una misteriosa mancanza di velocità massima, un problema che a Le Mans è aggravato dai lunghi rettilinei e dalle zone di rapida accelerazione.

“Ci mancava la velocità sul rettilineo”, ha spiegato Kuratle in un’intervista a Motorsport.com. “È una cosa che dobbiamo capire da dove viene, dall’accelerazione, dall’efficienza aerodinamica, non lo so”.

“Non stiamo parlando di molto, 2 o 3 km/h, quindi non è molto. Ma questi divari o queste differenze a Le Mans sono ancora peggiori. I rettilinei sono più lunghi rispetto ai normali circuiti di gara. È un aspetto che analizzeremo”.

Kuratle si è detto orgoglioso dell’impegno profuso da Porsche Penske Motorsport nella sua seconda apparizione nella classe Hypercar a Le Mans, ma ha ammesso che la squadra non è stata “semplicemente abbastanza brava” per conquistare la vittoria.

“Non è il risultato che volevamo”, ha detto. “Sono orgoglioso della squadra e di tutti i piloti, gli ingegneri, i meccanici e tutte le persone coinvolte”.

“È il momento più importante dell’anno per noi nel WEC e se arrivi quarto non è quello che vuoi. Forse vi chiederete perché, semplicemente non siamo stati abbastanza bravi, ecco cos’è stato”.

“Qualche decisione strategica l’avremmo presa in modo diverso, ma questo vale per tutti i team. E alla fine della giornata sono mancati 40 secondi alla vittoria, il che è incredibile dopo 24 ore. Alla fine però non è stato abbastanza”.

Informazioni aggiunte di Ben Vinel

Leggi anche:Capolavoro Ferrari, è il bis della 499P alla 24h di Le Mans!Le Mans | Coletta: “L’ultimo stint del 2023 più difficile di quello di quest’anno”Le Mans | Lamborghini, prima Top10: “Dimostra la nostra forza”Le Mans | Ferrari #50: “Sudato freddo, ma abbiamo gestito bene”Le Mans | Ferrari #51, podio di rincorsa: “Ora puntiamo al titolo”Gallery | La grande festa Ferrari per il bis alla 24 Ore di Le Mans

TOP STORIES

Top List in the World