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Porsche in... Hyperpole a Le Mans, seconda fila per la Ferrari

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Porsche in… Hyperpole a Le Mans, seconda fila per la Ferrari

La concorrenza tedesca e americana è molto forte ma nel weekend centrale di giugno la Ferrari punta a giocarsi fino in fondo le proprie carte per provare a ripetere lo storico successo firmato da Pier Guidi-Calado e Giovinazzi nell’edizione del centenario del 2023, decima vittoria del Cavallino Rampante nella grande classica francese.

La sessione-clou delle qualifiche si è svolta in condizioni di pista asciutta che hanno permesso a entrambe le vetture del Cavallino Rampante di montare pneumatici di mescola media. I migliori riferimenti cronometrici sono arrivati all’ottavo giro per la 499P numero 51 (che ha fermato i cronometri a 3’25’’156), e al terzo per la Le Mans Hypercar “gemella” numero 50 (3’25’’598).

 

Riservata alle migliori otto vetture delle tre classi partecipanti alla 24 Ore (in base ai risultati delle qualifiche), la “resa dei conti” della Hyperpole è stato interrotta da una bandiera rossa, in seguito a un fuoripista alla curva Indianapolis quando mancavano poco meno di otto minuti alla bandiera a scacchi e le 499P di Maranello Ferrari occupavano il secondo e il terzo posto con Fuoco e Pier Guidi. Alla ripartenza Pier Guidi riusciva a migliorarsi di oltre nove decimi al termine del suo secondo time attack mentre Fuoco (che aveva a disposizione un solo giro lanciato) non riusciva ad abbassare il proprio tempo. Al via dalla sesta fila (dodicesimo tempo) ci sarà poi la 499P numero 83 del team AF Corse, che sarà portata in gara da Robert Kubica e dai due piloti ufficiali Ferrari Yifei Ye e Robert Shwartzman.

Antonio Fuoco

“È stata una Hyperpole molto dura. Come team abbiamo fatto del nostro meglio per sfruttare il potenziale delle nostre 499P. Sembra che alcuni avversari siano complessivamente più forti di noi, ma siamo consapevoli che la 24 Ore di Le Mans è una gara lunga, nella quale diverse componenti giocheranno un ruolo chiave, inclusa l’esperienza che noi piloti e tutta la squadra abbiamo maturato nel corso degli ultimi mesi”.

Alessandro Pier Guidi 

“Sapevamo che in Hyperpole avremmo potuto soffrire in termini di prestazioni rispetto ai nostri diretti avversari. Non siamo stati molto fortunati con la bandiera rossa che ha condizionato la preparazione della gomma nel tentativo di migliorarci nella fase finale, però penso che il nostro obiettivo fosse quello di qualificarci nelle prime due file, per ridurre i rischi alla partenza, e lo abbiamo centrato. Sono fiducioso per la gara, credo che potremo fare bene, potendo anche contare sull’esperienza maturata nel 2023. Credo che abbiamo le carte in regola per fare una buona 24 Ore”.

Dalla sesta e dalla nona casella dello schieramento scatteranno invece le due Alpine A424: la numero 35 di Paul-Loup Chatin-Charles Milesi-Ferdinand Habsburg (la sola a raggiungere la Hyperpole) e la numero 36 di Nicolas Lapierre-Matthieu Vaxiviere-Mick Schumacher. Il figlio del sette volte campione del mondo di Formula Uno ha commentato così la sua prima volta a Le Mans e in particolare la guida notturna:

“Ho scoperto la guida di notte a Le Mans negli ultimi due giorni. La squadra ed io ci eravamo preparati con una sessione di test al Motorland di Aragon che mi ha aiutato molto ad acclimatarmi a questo tipo di condizioni. Mi è piaciuto molto, perché è qualcosa di completamente diverso da tutto quello che avevo fatto in precedenza.  Promette di essere una gara emozionante, non vedo l’ora!”

 

Porsche batte Ferrari nella caccia alla pole position (anzi alla Hyperpole) della novantaduesima edizione della 24 Ore di Le Mans, che la Casa di Maranello ha vinto dodici mesi fa, al suo ritorno in veste ufficiale nella classica maratona endurance dopo mezzo secolo esatto di assenza. A scattare davanti a tutti sabato 15 giugno allo scoccare delle 16.00 sarà la Porsche 963 Penske Motorsport numero 6 ufficiale dell’equipaggio formato da Laurens Vanthoor, André Lotterer e Kévin Estre, quest’ultimo autore del giro record della da tre minuti, 24 secondi e 634 millesimi. A completare la prima fila la Cadillac numero 3 di Sebastien Bourdais, Renger van de Zande e Scott Dixon che prende di fatto il posto della Hypercar americana gemella (numero 2) di Earl Bamber, Alex Lynn e Alex Palou che pagano una penalità di cinque posizioni comminata nel precedente round del WEC (World Endurance Championship), la 6 Ore Spa-Francorchamps. Ne approfitta anche la Ferrari che nella classifica dei tempi aveva ottenuto la quarta e la quinta posizione e andrà invece ad occupare per intero la seconda fila con le due 499P ufficiali gestite da AF Corse affidate rispettivamente ad Alessandro Pier Guidi-James Calado-Antonio Giovinazzi (numero 51) e ad Antonio Fuoco-Miguel Molina-Nicklas Nielsen (numero 50). A mettere a segno i migliori tempi dei due equipaggi sono stati Pier Guidi e Fuoco.

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