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Ferrari inaugura il nuovo e-building dove nascerà la prima elettrica

ferrari inaugura il nuovo e-building dove nascerà la prima elettrica

Nasce il nuovo Ferrari e-building. Maranello, infatti, ha ufficialmente inaugurato la nuova fabbrica molto importante per la sua strategia di crescita, soprattutto per portare avanti i progetti di elettrificazione. All'interno di questo impianto, parallelo a quello già esistente, saranno prodotti modelli endotermici, ibridi ed elettrici. In particolare, la prima Ferrari elettrica sarà costruita proprio all'interno di questo stabilimento.

IL NUOVO E-BUILDING

ferrari inaugura il nuovo e-building dove nascerà la prima elettrica

Questa nuova struttura, inaugurata al cospetto del Presidente della Repubblica italiana, si trova nella cosiddetta fase di “ramp-up” come spiega Ferrari. Sostanzialmente, si trova in “quel particolare periodo intermedio che le grandi strutture di nuova costruzione devono attraversare prima di poter essere adoperate allo scopo per il quale sono state pensate”.

In questo passaggio, i sistemi complessi, la cui pianificazione ha richiesto anni, vengono sottoposti a “debugging”, le linee di codice che supportano l’infrastruttura vengono perfezionate e i nuovissimi robot antropomorfi vengono preparati a svolgere nuove funzioni.

Come accennato all'inizio, qui il prossimo anno nascerà la prima Ferrari elettrica. Anche le batterie ad alta tensione, i motori elettrici e gli assali saranno prodotti nel nuovo edificio. Ci saranno all'interno dell'impianto un centro formativo e aree ricreative a uso dei dipendenti. Maranello aggiunge un dato interessante: il 30% dello spazio resterà libero per sviluppi futuri.

Il progetto ha visto la luce nel 2019 e la progettazione dell’edificio è stata affidata allo studio bolognese Mario Cucinella Architects. Nel progetto dello stabilimento è stata prestata molta attenzione all'aspetto della sostenibilità. Infatti, è progettato per raggiungere prestazioni da edificio a energia quasi zero.

L’acqua piovana verrà immagazzinata e riciclata per irrigare le numerose aree verdi dell’edificio. Inoltre, le proprietà isolanti e termiche sono state studiate attentamente in modo da assorbire le radiazioni solari in estate e consentire alla luce naturale di illuminare il più possibile l’edificio attraverso pozzi di luce progettati appositamente. L’esterno è ricoperto da pannelli vetrati opalini e trasparenti. Inoltre, l’impianto di condizionamento utilizza una pompa di calore completamente elettrica alimentata da fonti rinnovabili.

Sul tetto troviamo anche più di 3.000 pannelli fotovoltaici, con una potenza di picco pari a 1,3 MW. Complessivamente, per il progetto sono stati investiti 200 milioni di euro. Sulla scelta del nome, Davide Abate, Chief Technologies and Infrastructures Officer di Ferrari, spiega:

Sono tre “E”. La prima sta per ‘evoluzione’, in termini di gruppo propulsore e in riferimento all’arrivo della completa elettrificazione in Ferrari. La seconda riguarda l’‘ecosostenibilità’: abbiamo ampliato la superficie occupata recuperando vecchi terreni industriali e riqualificando completamente un’area di circa 50.000 metri quadrati. Infine, c’è la ‘E’ di ‘energia’. La sostenibilità non riguarda solo l’uso di quest’ultima, ma prima di tutto le nostre persone e il modo in cui interagiamo con loro sul posto di lavoro.

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