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Ferrari SF-24: le novità sono ok. Anche se nessuno se n’è accorto

“C’è ma non si vede”. La soluzione alla voce di un ipotetico cruciverba potrebbe essere “aggiornamento”. Inteso come quello che la Ferrari ha installato sulla SF-24 a Barcellona. Molte erano le speranze che Charles Leclerc e Carlos Sainz riponevano nel nuovo pacchetto dopo che quello di Imola aveva portato gioie folli ma poco durature: la vittoria di Monaco era sembrata un guizzo con pochi legami con le nuove soluzioni introdotte dallo staff guidato da Enrico Cardile che sembra possa maritarsi con la Aston Martin. 

A Barcellona le cose sono andate piuttosto male: un quinto e sesto posto finale e tante scorie da smaltire visto che i due piloti hanno chiuso l’evento tra le polemiche e le frecciatine reciproche che hanno dato un bel po’ di lavoro da fare a Frédéric Vasseur.

La SF-24, che andava via da Monaco nelle vesti della prima forza del campionato, arriva in Stiria (qui l’anteprima) per il Gran Premio d’Austria (programma completo) superata anche dalla Mercedes sulla quale, fino a qualche settimana fa, nessuno avrebbe scommesso un soldo bucato.

Pance con un sottosquadro più scavato per aumentare la portata dell’aria sul fondo, area dell’ingresso del dei canali Venturi modificata per migliorare l’effetto suolo e una rimodulazione alla parte terminale del pavimento davanti alle ruote posteriori e all’estrattore erano gli elementi su cui si puntava per ridare slancio al progetto 2024.

Per ora senza effetti sensibili.  Le novità non hanno funzionato sullo sfidante circuito spagnolo, ma non tutto è da buttare. Almeno secondo Fred Vasseur che conta e spera di raccogliere più soddisfazioni al Red Bull Ring, tracciato rear limited in cui emerge chi abbonda in trazione.

ferrari sf-24: le novità sono ok. anche se nessuno se n’è accorto

Le Ferrari SF-24 in azione durante un deludente Gp di Spagna 2024

Ferrari SF-24 all’esame di Spielberg

“Siamo soddisfatti dei numeri che abbiamo visto”, ha detto il dirigente di Draveil che ha poi specificato: “Tutti stanno migliorando. Non è certo che se porti qualcosa sarai automaticamente davanti. Ovvio è che se non porti nulla rimarrai indietro“. Non fa una piega. Ma non spiega nemmeno perché con due pacchetti introdotti finora la Ferrari non sia riuscita a progredire come sperato.

“A volte abbiamo bisogno di uno o due gare per ottenere il meglio dal pacchetto che abbiamo. Negli ultimi 12 mesi abbiamo registrato una sorta di convergenza di prestazioni legata all’assetto. La prossima settimana useremo meglio la macchina. Spesso abbiamo visto funzionare le novità alla gara successiva rispetto all’esordio. Lo abbiamo osservato anche in altri team” ha spiegato il n° della GeS.

Insomma, per la Ferrari ci sarà una prova d’appello. Anzi, due. Se tra Spielberg e Silverstone gli aggiornamenti introdotti non avranno dato i frutti sperati potremo definitivamente parlare di bocciatura senza appello. Per ora non possiamo che dare credito alle parole di Vasseur sperando che trovino conferme nei fatti.

Crediti foto: Scuderia Ferrari HP

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