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E-building e auto elettrica: Ferrari apre la fabbica del futuro

e-building e auto elettrica: ferrari apre la fabbica del futuro

E-building e auto elettrica: Ferrari apre la fabbica del futuro

Al Capital Markets Day di due anni fa l’annuncio di Benedetto Vigna, ad di Ferrari: “Nel 2024 nel polo di Maranello sorgerà il nostro nuovo e-building”. Promessa e tempi di realizzazione mantenuti. Ieri, infatti, il nuovo impianto ideato dall’archistar Mario Cucinella, per un investimento di 200 milioni, è stato inaugurato alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, accolto dal presidente del Cavallino rampante, John Elkann, dall’ad Vigna e dal vicepresidente Piero Ferrari. La struttura, che riflette il principio della neutralità tecnologica, ospiterà la produzione e lo sviluppo dei motori a combustione interna, di quelli ibridi e dei nuovi motori elettrici, “ciascuno in grado di garantire le emozioni di guida tipiche di Ferrari”.

La prima elettrica del Cavallino in vendita a inizio 2026

E proprio qui, nel 2025 nascerà la prima auto elettrica del Cavallino (“ma non chiamiamola supercar”, ha precisato l’ad) che sarà in vendite all’inizio del 2026. L’agenzia “Reuters”, nei giorni scorsi, ne ha già ipotizzato il prezzo (intorno ai 500mila euro), indiscrezione non confermata da Vigna il quale ha ricordato come i listini della novità prodotte a Maranello vengono ufficializzati un mese prima del lancio.

Il saluto del presidente Elkann

“Investire sul nostro territorio è essenziale per prepararci con fiducia al futuro della Ferrari, confermando il nostro impegno per l’eccellenza italiana e per il nostro Paese”, le parole di Elkann davanti a una folta platea composta da analisti e giornalisti in arrivo da tutto i Paesi in cui il Cavallino rampante è presente.

Parola d’ordine: flessibilità produttiva

“Grazie all’e-building – ha quindi spiegato l’ad Vigna – Ferrari potenzia la propria flessibilità produttiva, in linea con la strategia di privilegiare la qualità dei ricavi rispetto alla quantità. L’integrazione della produzione dell’intera gamma in un unico edificio consentirà a Ferrari di riorganizzare e riallocare con maggiore efficienza tutte le attività tra le strutture già presenti qui a Maranello, accrescendo la capacità di adattarsi rapidamente alle esigenze di produzione. Nell’e-building, un’avanguardia della tecnologia 4.0, verranno inoltre prodotti i componenti elettrici strategici, di grande rilevanza per differenziare la tecnologia e le prestazioni di Ferrari: batteria ad alto voltaggio, assale e motore elettrico”. In proposito, è stata ricordata la collaborazione tra Maranello, l’Università di Bologna e NXP Semiconduttori che ha portato alla nascita dell’E-Cells Lab, il laboratorio di ricerca sull’elettrochimica che costituisce il cuore delle batterie.

L’emozione di Piero Ferrari

Ferrari, dunque, allarga gli orizzonti, ma resta sempre fedele alle radici e ai principi che ne hanno caratterizzato il successo. Più volte, sia il presidente Elkann sia l’ad Vigna si sono riferiti ad alcune frasi del fondatore Enzo Ferrari, le stesse che hanno fatto la storia del Cavallino rampante, In particolare quelle che riguardano le persone impegnate in fabbrica a tutti i livelli e la continua ricerca sull’innovazione. “Tutti concetti tuttora validi e mi fa molto piacere che Elkann e Vigna li abbiano ricordati – afferma emozionato il vicepresidente Piero Ferrari -; come mio papà avrebbe accolto la futura auto elettrica? Era sua abitudine guardare sempre in tutte le direzioni, dalle auto estreme alle granturismo vere, perché la Ferrari più bella sarà sempre la prossima”.

L’ad Vigna: “Le persone al centro, è l’Industria 5.0”

La formazione e il benessere dei lavoratori sono stati prioritari nella progettazione dell’edificio (“per questo noi a Maranello siamo al concetto di Industria 5.0: mettiamo, infatti, i dipendenti al centro”, la puntualizzazione di Vigna). L’e-building, in proposito, ospita uno spazio dedicato alla formazione. Il percorso educativo per le persone selezionate, è infatti iniziato due anni fa, con lo scopo di approfondire le caratteristiche e i processi legati ai nuovi impianti e prodotti nonché di rafforzare le conoscenze relative al motore elettrico. Nel nuovo stabilimento sono state progettate, inoltre, diverse soluzioni per migliorare il benessere delle persone nell’ambiente di lavoro: postazioni ergonomiche, aree verdi e relax, comfort acustico e visivo con il corretto mix di illuminazione naturale e artificiale sono gli aspetti più valorizzati.

Sostenibilità ed efficienza

Gli valori green sono, ovviamente, di primaria importanza. L’edificio, progettato per raggiungere i massimi livelli di prestazione energetica, è alimentato – tra altre fonti – da più di 3mila pannelli solari da 1,3 MW installati sul tetto. Con lo spegnimento dell’impianto di trigenerazione, previsto entro la fine dell’anno, l’edificio sarà interamente alimentato da energia rinnovabile, generata da fonti sia interne sia esterne con garanzia di origine. Sono state adottate diverse soluzioni all’avanguardia per il riutilizzo dell’energia e dell’acqua piovana nel ciclo produttivo. Ad esempio, oltre il 60% dell’energia utilizzata per i test delle batterie e dei motori sarà recuperata tramite degli accumulatori e reindirizzata per alimentare nuovi processi.

I nuovi assunti sono 250 e ne arriveranno altri

Importante anche il contributo dell’e-building all’occupazione. “Nel primo semestre 2024

Ferrari ha assunto 250 persone e ne arriveranno altri – ha detto l’ad Vigna -. Qui lavoreranno circa 300 dipendenti, di cui una parte nuovi e altri spostati internamente”. Ferrari ha attualmente circa 5mila dipendenti, che negli ultimi 10 anni sono aumentati del 75%.

Anche l’idrogeno nel futuro

Il top manager si è anche soffermato sull’idrogeno (“penso faccia parte dei carburanti green di cui ho parlato e rappresenta una buona opzione per il futuro), per poi ribadire, incalzato sui piani relativi ai motori rombanti del Cavallino rampante, che “da qui al 2035 tante cose possono cambiare; la realizzazione dell’e-building rientra proprio nella possibilità di avere la flessibilità e la capacità di adattarsi velocemente al contesto che varia”.

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