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IMSA | A Detroit vittoria Acura su Porsche con sorpasso finale

Al debutto della serie sullo stretto e tortuoso circuito stradale temporaneo a nove curve nel centro di Detroit, Taylor ha battuto Mathieu Jaminet della Porsche dopo aver effettuato un grande sorpasso negli ultimi 25 minuti in Classe GTP.

Seb Priaulx e Laurin Heinrich di AO Racing hanno invece vinto la classe GTD Pro con la loro Porsche 911.

Dopo che la coppia di Porsche Penske Motorsport  ha conquistato la prima fila nelle qualifiche, la vettura #6 del poleman Nick Tandy ha preceduto alla bandiera verde la 963 #7 di Dane Cameron.

La Acura #10 della Wayne Taylor Racing with Andretti di Albuquerque ha frenato in ritardo e ha aggirato all’esterno un prudente Cameron alla prima curva, conquistando la seconda posizione, mentre Sebastien Bourdais (#01 Cadillac V-Series.R – Chip Ganassi Racing) è passato all’interno per conquistare la terza.

La prima neutralizzazione è scattata alla fine del primo giro, quando la Ford Mustang della classe GTD di Harry Tincknell si è fermata prima ancora di affrontare la prima curva.

Alla ripartenza, Tandy ha preceduto Albuquerque, Bourdais, Cameron e le due BMW M Hybrid V8 di Philipp Eng e Nick Yelloly. Ma Eng ha subìto una penalità con un drive-through, perdendo il quinto posto guadagnato con fatica per aver cambiato linea prima della partenza.

Tandy ha preso il largo, nonostante abbia lottato con una radio malfunzionante, lasciando Albuquerque, Bourdais e Cameron a contendersi il secondo posto. Pipo Derani, male in qualifica, ha abbandonato la Cadillac #31 gestita dall’Action Express Racing dopo 10′ per passare il testimone a Jack Aitken, con un’audace strategia.

Dopo 25 minuti, e dopo aver previsto problemi nel traffico GTD prima della gara, Tandy è andato fuori pista alla curva 3 e ha mandato in testacoda la Ferrari di Daniel Serra (Conquest Racing). La collisione ha portato a una penalità di drive-through per il leader della gara.

Albuquerque ha quindi preso il comando su Bourdais e Cameron, anche se il francese è rientrato ai box dopo 30 minuti per passare il testimone a Renger van der Zande. La chiamata è stata fatta in ritardo, tuttavia, e Bourdais non aveva allentato le cinture, il che ha portato a un lento cambio di pilota.

Albuquerque è rientrato per cedere il posto a Ricky Taylor un giro dopo, che è tornato in pista con un vantaggio maggiore. Cameron ha fatto un giro in più prima di fermarsi per cedere il posto a Felipe Nasr, che è rientrato davanti a Taylor.

Yelloly è rimasto più a lungo in testa e si è fermato ai box dopo 37 minuti. Ha passato il testimone a Connor De Phillippi, che ha sbattuto contro il pilone di pneumatici della curva 3 durante il suo giro d’uscita.

Questo ha riportato in testa il penalizzato Tandy, che ha inanellato una serie di giri veloci prima di passare il testimone a Jaminet, poco prima della seconda neutralizzazione, quando De Phillippi ha sbattuto di nuovo con la BMW colpendo con la posteriore sinistra il muretto della curva 2.

Jaminet è tornato in testa, davanti al compagno di scuderia Nasr, a Ricky Taylor, a van der Zande e a Jesse Krohn sulla BMW #24 superstite. Ma Nasr è dovuto rientrare ai box in regime di bandiere gialle per sostituire uno pneumatico forato, facendolo scendere dalla seconda all’ottava posizione.

La gara è ripartita a 47 minuti dalla fine, con Nasr che ha guadagnato subito tre posizioni passando all’esterno della Porsche 963 della  JDC-Miller Motorsports di Richard Westbrook, più quella della Proton di Gianmaria Bruni e della BMW di Krohn alla curva 3, per poi passare l’Acura #40 di Louis Deletraz (condivisa con Jordan Taylor) nel corso del giro.

Ma la gara è stata rapidamente neutralizzata ancora una volta, quando Westbrook è stato mandato in testacoda da Aitken e ha bloccato la pista. La gara è ripartita poco dopo lo scoccare dell’ora, con Jaminet in fuga da Taylor, van der Zande e Nasr. Taylor è rimasto a un secondo dal leader, mentre Van der Zande e Nasr si sono allontanati.

Taylor ha preso il comando alla curva 3 a 25 minuti dalla fine, con un coraggioso affondo all’interno del tornante, dopo che Jaminet era stato leggermente ostacolato nel superare una Mustang GTD.

La bandiera gialla è tornata a sventolare a 20 minuti dalla fine per detriti sul rettilineo principale. Il via libera a 15 minuti dalla fine ha visto Jaminet volersi vendicarsi di Taylor, mentre Nasr attaccava Van der Zande.

Bruni è riuscito a passare Krohn e a conquistare la sesta posizione, seguito da Aitken. Ma il romano è stato tamponato da Aitken e ha sbattuto contro il muro in prossimità della curva 4. Questo ha portato alla quinta ‘caution’.

Taylor è sopravvissuto alla ripartenza a sette minuti dalla fine per centrare la prima vittoria dell’Acura #10 da Road America nel 2022.

imsa | a detroit vittoria acura su porsche con sorpasso finale

#77 AO Racing Porsche 911 GT3 R: Laurin Heinrich, Sebastian Priaulx

Photo by: Josh Tons / Motorsport Images

GTD PRO: Disastro Corvette, Porsche batte la Lexus

In GTD Pro, sotto l’ombra delle gigantesche torri del Renaissance Center della General Motors che dominano lo skyline di questa zona, la Corvette era chiaramente sotto pressione e dopo aver ottenuto un 1-2 nelle qualifiche, la Z06 GT3.R #3 di Antonio Garcia al via si è tenuto alle spalle la #4 di Tommy Milner, davanti a Jack Hawksworth (Lexus RC F #14 Vasser Sullivan) e Seb Priaulx sulla Porsche 911 GT3 R #77 dell’AO Racing.

Ma tutto è andato storto quasi subito per Garcia, che è rientrato ai box alla fine del primo giro per un problema all’alternatore. Il nuovo leader Milner ha passato il testimone a Nicky Catsburg dopo 40 minuti, cambiando un solo pneumatico durante la sosta. Ben Barnicoat ha preso il posto di Hawksworth sulla Lexus, mentre Laurin Heinrich ha sostituito Priaulx sulla Porsche “Rexy”.

Subito dopo una ripartenza a metà gara, i leader Barnicoat e Catsburg si sono scontrati alla curva 3, con la Lexus che ha mandato in testacoda la Corvette dopo aver colpito il muro interno.

Questo ha promosso Heinrich (che aveva toccato la Corvette subendo danni allo splitter) al comando, ma ha dovuto fermarsi per evitare il testacoda di Westbrook ed è stato quasi centrato da Barnicoat, il quale ha continuato a rimanere in seconda posizione nonostante i pezzi volati via.

Barnicoat ha lottato con successo contro lo sterzo piegato e un cofano allentato per inseguire Heinrich fino al traguardo, mentre la McLaren 720S di Marvin Kirchhofer (#9 Pfaff) stava per conquistare il terzo posto quando è stato toccato da Alex Riberas (Heart of Racing, Aston Martin Vantage) alla curva 3 nelle fasi finali.

 

Cla   Nº   Driver   Entrant / Car   Laps   Time   Delay/Retirement 
1 10  F.Albuquerque Acura 75 1:40’02.133
2 Mathieu Jaminet Porsche 75 1:40’03.265 1.132
3 01  S.Bourdais Cadillac 75 1:40’06.331 4.198
4 Felipe Nasr Porsche 75 1:40’07.275 5.142
5 40  Louis Delétraz Acura 75 1:40’12.253 10.120
6 31  Jack Aitken Cadillac 75 1:40’12.492 10.359
7 24  Philipp Eng BMW 75 1:40’12.926 10.793
8 85  R.Westbrook Porsche 74 1:40’16.425 1 lap /14.292
9 77  Seb Priaulx Porsche 74 1:40’28.354 1 lap /26.221
10 14  Ben Barnicoat Lexus 74 1:40’31.239 1 lap /29.106
11 23  Alex Riberas Aston Martin 74 1:40’33.223 1 lap /31.090
12 15  F.Montecalvo Lexus 74 1:40’33.819 1 lap /31.686
13 BMW 74 1:40’44.260 1 lap /42.127
14 65  Ford 73 1:40’47.978 2 laps /45.845
15 35  Ferrari 72 1:38’11.000 Not running
16 McLaren 71 1:36’57.349 Not running
17 Nicky Catsburg Chevrolet 69 1:40’48.643 6 laps /46.510
18 Bent Viscaal Porsche 65 1:27’07.954 Not running
19 Chevrolet 59 1:40’47.282 16 laps /45.149
20 64  M.Rockenfeller Ford 51 1:40’49.244 24 laps /47.111
21 25  Nick Yelloly BMW 33 39’49.265 Not running

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