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Le Mans | 8a ora: SC protagonista, Ferrari al comando ma investigata

Il sole è calato lasciando spazio alla notte, uno dei momenti più emozionanti di Le Mans. Le ultime due ore, dalle 22 alla mezzanotte, si sono divise in due differenti tronconi, uno di azione in pista con il dubbio pioggia e uno alle spalle delle Safety Car per oltre un’ora.

Dopo aver ereditato il volante da Yifei Ye, Robert Kubica con la Ferrari #83 è rientrato in pista con un minuto di vantaggio sulla Porsche #5, conservando il comando della corsa conquistato nelle prime fasi della gara, puntando però sulle wet a causa del rischio pioggia che, per un breve momento, sembrava poter cambiare gli scenari.

Un rischio che ha spinto in realtà diverse squadre a tentare la carta gomma wet ma, così come in precedenza, lo scroscio si è rivelato piuttosto rapido, tanto che la stessa Ferrari #83 è poi tornata ai box per montare nuovamente una slick, più nello specifico la soft, la più adatta date le temperature in diminuzione durante la notte.

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#83 AF Corse Ferrari 499P: Robert Kubica, Robert Shwartzman, Yifei Ye

Foto di: Rainier Ehrhardt

Ciò, comunque, non ha scalfito la leadership della Ferrari privata di AF Corse, rimasta davanti ancora una volta davanti alla Porsche #5 che, nel frattempo, aveva effettuato anche il cambio pilota, lasciando spazio a Frederic Makowiecki. Ad approfittare della confusione è stata anche la Toyota #8 che, con Ryo Hirakawa è salita fino al terzo posto mettendosi alle spalle le due Ferrari #50 e #51 divise dalla prima Cadillac, la #2 con Alex Lynn sesto dopo aver sostituito Alex Palou, protagonista di un ottimo stint.

Tuttavia, il colpo di scena è arrivato attorno alle 22:35, quando un contatto tra Ferrari #83 e la BMW #15 ha messo fuori gioco la vettura tedesca. Nel tentativo di doppiaggio di una Porsche GT3, spostata verso la parte sinistra della carreggiata, Kubica si è spostato di traiettoria verso la sua destra, andando però a colpire la BMW, la quale a sua volta è finita contro le barriere con danni che hanno costretto Dries Vanthoor ad abbandonare la sua vettura a bordo pista. I commissari hanno confermato che l’episodio è sotto investigazione.

Ciò ha però spinto la direzione gara a far entrare la vettura di sicurezza per riparare le barriere rimaste danneggiate dall’incidente, con un periodo di neutralizzazione tutt’ora ancora in corso, seppur sia giunto alla fase 3 di 4, ovvero quella del pass around. L’ultima ora e mezza è quindi volata alle spalle della Safety Car, in attesa del completamento della barriera e dell’intera procedura divisa in quattro fasi.

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#15 BMW M Team WRT BMW M Hybrid V8: Dries Vanthoor, Raffaele Marciello, Marco Wittmann.

Foto di: Marc Fleury

In top ten in classe Hypercar troviamo anche la Jota #12 con Norman Nato al volante, seguita dalla Toyota #7 e la Cadillac 311. Fuori dai primi dieci le Lamborghini così come le Peugeot, mentre è una gara per ora da dimenticare per BMW: al di là del ritiro della #15, anche la #20, già protagonista suo malgrado di un incidente in precedenza, è tutt’ora ai box.

In classe LMP2 al momento in testa alla categoria figura la United Autosport #22 davanti alla Nielsen Racing #24. Il valzer di pit stop ha fatto scivolare indietro la Cool Racing e la Vector Sport, che precedentemente si erano contese la testa della corsa nella categoria. Quinta “Spike”, la vettura #14 del Team AO, la quale a sua volta precede la AF Corse #183 e la Inter Europol 134 che stava tentando di recuperare dopo il problema accusato prima delle 20 che aveva visto Novalak rientrare ai box senza la gomma anteriore destra.

In LMGT3 si è riportata in testa la Porsche, con la #92 di Manthey Purexcing davanti alla BMW WRT #46. Valentino Rossi dopo il suo primo stint alla 24 Ore di Le Mans ha nuovamente lasciato il volante ad Ahmad Al Harthy, precedentemente autore di un’ottima performance che lo aveva portato anche a conquistare momentaneamente il comando della gara nella classe GT.

Terza la Lexus #87 del team Akkodis, che precede la Lamborghini #85 delle Iron Dames. Quinta la prima Mustang, la #88 del team Proton che precede la McLaren #59. Per trovare la prima Aston Martin bisogna scendere in ottava posizione con la #27 del team Heart Of Racing, mentre la prima Ferrari 296 è in nota posizione, con la #155 di Spirit of Race.

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