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A due anni dall’annuncio si è accesa la luce nel complesso, firmato dall’architetto Mario Cucinella, dove è partito il test delle linee che inizieranno a produrre primi due modelli, il Purosangue, motore termico, e la SF90, motore ibrido, nel primo trimestre del 2025. E nel 2026, sulle stesse linee, verrà assemblata anche la prima auto 100% elettrica della Casa di Maranello.
“Un investimento da 200 milioni di uro”, spiega l’ad di Ferrari, Vigna. Che poi aggiunge, non confermando la cifra di 20 mila auto all’anno rispetto alla capacità totale della produzione di Maranello: “Non abbiamo fatto questo sito per incrementare la capacità, ma per aumentare la flessibilità, per avere più strumenti tecnologici e per dare più libertà ai nostri designer e ingegneri”. Vi sono poi altre due ragioni: tagliare i tempi di sviluppo delle nuove vetture del Cavallino e ridurre le emissioni di CO2 di 3 mila tonnellate. E sul tetto sono stati piazzati 3 mila pannelli solari da 1.3 megawatt. Le acque piovane vengono recuperate.
L’ad Vigna aggiunge che nei primi sei mesi del 2024 sono state assunte 250 persone in un comprensorio dove ne lavorano oltre 5 mila, +75% negli ultimi dieci anni.
Vigna racconta cosa serviranno questi 42.500 nuovi metri quadri di Maranello, sviluppati su tre piani. “L’e-building ci consentirà di realizzare internamente i componenti strategici della nostra auto elettrica: il motore elettrico, gli assali e il modulo batteria. Nell’e-building assembleremo tutte le auto. Crediamo che le transizioni tecnologiche non avvengano dall’oggi al domani e la scelta finale debba restare nelle mani dei nostri clienti. L’e-building è costruito con tecnologie all’avanguardia, efficienti dal punto di vista energetico e rispettose dell’ambiente. La “E” sta per tre cose: energia, evoluzione e ambiente (environment in inglese, ndr)”.