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Nasce la fabbrica delle Ferrari del futuro

Automatizzato e green, apre l’e-building del Cavallino, dove vedranno la luce tutti i modelli del marchio, sia termici che elettrici

nasce la fabbrica delle ferrari del futuro

Il futuro di Ferrari è termico, ibrido ed elettrico perché “ciascun motore è in grado di garantire le emozioni di guida tipiche di una Ferrari”, puntualizzano dal Cavallino. E le Ferrari che appartengono a questo futuro nasceranno nel nuovo e-building di Maranello.

Una nuova fabbrica per un nuovo approccio alla produzione, appena inaugurata alla presenza del Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e che entrerà progressivamente in funzione entro la fine dell’anno.

Fabbrica 4.0 + 1

Un parallelepipedo alto 25 metri che si sviluppa su una superficie di 42.000 metri quadri, per costruire il quale sono stati investiti circa 200 milioni di euro. Numeri a parte, il nuovo stabilimento rientra nella definizione di fabbrica 4.0, automatizzata, digitalizzata ed efficiente.

Di nuove fabbriche classificate in questo modo ne stanno nascendo tante altre nel mondo dell’auto, ma il progetto dell’e-building Ferrari è unico nel suo genere, perché parliamo di un impianto capace di assembleare qualsiasi modello della gamma del Cavallino. Un dettaglio non indifferente, quest’ultimo, se si considera che stiamo parlando di auto speciali, prodotte in serie limitate e caratterizzate da un altissimo livello di personalizzazioni cliente.

La digitalizzazione totale dei processi apre dunque per Ferrari nuove opportunità di efficientamento della produzione, che dovrebbero favorire la qualità, la flessibilità e quindi la velocità di sviluppo dei nuovi modelli, in funzione della richiesta dei clienti e di come si evolverà il processo di transizione tecnologica.

E, da questo punto di vista, uno degli aspetti più innovativi è il fatto che all’interno dell’e-bulding sarà possibile produrre qualsiasi modello della gamma Ferrari, dalla 296 fino alla V12Cilindri, passando per la Purosangue e la Roma. In attesa della futura Ferrari elettrica.

L’attenzione per i lavoratori

C’è poi la componente risorse umane, che parte dalla qualità dell’ambiente di lavoro in termini di comfort acustico, temperatura, aree verdi e confort visivo con un giusto mix di illuminazione naturale e artificiale.

E ovviamente c’è l’ergonomia delle postazioni di lavoro, favorita dai robot “collaborativi” che aiuteranno i lavoratori adattando il comportamento alle loro esigenze fisiche e operative.

Nell’e-building trova posto tra l’altro uno spazio dedicato alla formazione dei lavoratori in vista dell’elettrificazione del marchio, con focus su motori elettrici e chimica e processi delle batterie, come l’assemblaggio: una riconversione del personale cominciata già due anni.

La casa della prima Ferrari elettrica

Come detto, nell’e-building sarà prodotto il primo modello elettrico, dal 2025. Non si sa ancora nulla di ufficiale a livello di specifiche tecniche, ma è stato anticipato un aspetto interessante della strategia produttiva: lì saranno costruiti i componenti fondamentali, quali motore (rotore e statore), batterie ad alto voltaggio e assale.

Autoproduzione di energia al 100% e 100% rinnovabile

Ma a zero emissioni sarà tutto lo stabilimento, perché uno degli obiettivi è la totale autoproduzione energetica, da raggiungere l’anno prossimo grazie all’installazione di 3.000 pannelli solari con una potenza complessiva di 1,3 MW.

“Sono state adottate – specifica Ferrari – diverse soluzioni all’avanguardia per il riutilizzo dell’energia e dell’acqua piovana nel ciclo produttivo. Ad esempio, oltre il 60% dell’energia utilizzata per i test delle batterie e dei motori sarà recuperata tramite degli accumulatori e reindirizzata per alimentare nuovi processi”.

La stessa area dove sorge il campus è stata riqualificata senza consumo di suolo, sostituendo vecchie strutture industriali obsolete e ad alta dispersione energetica, per un’operazione che ha interessato circa 100.000 metri quadrati.

Come ci si arriva? Percorrendo una strada di servizio o una pista ciclabile da 1,5 km.

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