Un nuovo scandalo colpisce Toyota e altri importanti brand del Giappone, rei di aver falsificato i test di omologazione
Il ministero dei Trasporti giapponese ha individuato in Toyota e altri quattro produttori del Giappone, quali Honda, Suzuki, Mazda e Yamaha, come responsabili di aver falsificato i test di certificazione di alcuni dei loro modelli commercializzati in patria. Non è il primo caso che viene registrato nel Sol Levante negli ultimi tempi, infatti, questa vicenda ricorda quella di Daihatsu, altro marchio nella galassia di Toyota, che si è visto costretto a sospendere tutta la produzione in Giappone per diverso tempo a causa di crash test truccati. Daihatsu ha ricominciato a produrre a pieno ritmo solo il mese scorso.
Toyota nel mirino
L’avviso del ministero
Il ministero dei Trasporti ha ordinato ai cinque produttori di sospendere le consegne dei modelli sotto osservazione. Questo fino a quando non sarà confermata la validità dei loro test di certificazione, dopo aver ispezionato i loro siti produttivi. Le autorità hanno fatto sapere che, dopo il caso Daihatsu “è estremamente deplorevole che siano stati scoperti altri illeciti. Perché le azioni fraudolente legate alle richieste di certificazione dei modelli minano la fiducia degli utenti. E scuotono le fondamenta stesse del sistema di certificazione dei veicoli”.