I due equipaggi di piloti del costruttore giapponese hanno indicato in molteplici incidenti e nei problemi accusati i motivi per cui non sono riusciti a ribaltare la sconfitta dello scorso anno contro la Ferrari nella grande classica francese.
Jose Maria Lopez, che ha tagliato il traguardo secondo con la Toyota GR010 HYBRID Le Mans Hypercar #7 condivisa con Kamui Kobayashi e Nyck de Vries, a 14 secondi dalla Ferrari vincitrice, ha spiegato che due forature e due problemi al motore sono stati determinanti per la sconfitta.
“Non mi piacciono i se e i ma, ma avevamo il passo per vincere”, ha dichiarato a Motorsport.com. “Kamui ha avuto un problema al motore, io ne ho avuto uno nell’ultimo stint e poi abbiamo avuto le due forature che hanno comportato soste non programmate”.
Ha insistito sul fatto che il suo testacoda alla chicane Dunlop ad un’ora dalla fine, mentre cercava di raggiungere Nicklas Nielsen sulla Ferrari 499P vincitrice, non ha deciso la gara.
La perdita di tempo è stata all’incirca lo stesso gap che ha accusato alla fine, ma ritiene che non avrebbe raggiunto Nielsen perché “la Ferrari stava viaggiando alla grande”.
Photo by: Rainier Ehrhardt
Sebastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa, che ha conquistato il quinto posto con la Toyota #8 gemella, ritengono che il momento decisivo per loro sia arrivato dopo la ripresa della pioggia e dopo che la vettura è stata spinta in testacoda a Mulsanne da Alessandro Pier Guidi con la seconda delle Ferrari ufficiali, a circa due ore dalla fine.
“Credo che senza quel testacoda dopo quella piccola toccata, avremmo vinto la gara”, ha detto a Motorsport.com. “È stato un testacoda che ci è sfuggito. Abbiamo perso qualcosa come 40 secondi e in quel momento eravamo in vantaggio sulla #7”.
Buemi ha anche suggerito che una slow zone nelle ultime ore è stata determinante per l’esito della gara.
Kobayashi ha avuto problemi al motore domenica mattina, che il direttore tecnico di Toyota Gazoo Racing Europe, David Floury, ha spiegato essere stati causati da noie ad un sensore che il team è riuscito a risolvere.
Il secondo problema con il propulsore, verificatosi nell’ultima ora mentre Lopez cercava di raggiungere la Ferrari, è stato causato da un errore di comunicazione, ha dichiarato il team.
Una delle regolazioni era nella posizione sbagliata, il che significa che Lopez ha dovuto correggerla mentre inseguiva Nielsen.
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