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Prova Toyota GR Yaris 2024: è la hot hatch definitiva?

La sportiva compatta è ancora più prestazionale e precisa: l'abbiamo provata su strada e in pista, anche nella versione con nuovo cambio automatico

prova toyota gr yaris 2024: è la hot hatch definitiva?

Toyota GR Yaris, la “piccola bomba” giapponese si rinnova portando in dote cambiamenti estetici e tecnici che ne esaltano ulteriormente il carattere sportivo. Ancora più precisa grazie a telaio e sospensioni più rigidi, il propulsore tre cilindri turbo-benzina da 1,6 litri raggiunge ora 280 cv e 390 Nm di coppia massima. Tali valori sono scaricati su entrambi gli assi (trazione integrale GR Four) tramite il cambio manuale a sei marce e – novità assoluta – una trasmissione automatica a otto rapporti. Abbiamo provato entrambe le versioni sia su strada che in pista: ecco com’è andata.

Auto da rally targata

Come ben saprete, molte delle soluzioni adottate sulla hot hatch nipponica derivano dalla grande esperienza di Toyota Gazoo Racing nel mondo delle competizioni. Nata nel 2020 per volere del presidente e pilota Akio “Morizo” Toyoda, che ha contribuito in prima persona allo sviluppo, la compatta sportiva si era subito affermata per le incredibili prestazioni garantite (anche) dal tre cilindri di produzione più potente al mondo. La nuova GR Yaris 2024, sebbene possa sembrare un semplice restyling, alza ulteriormente l’asticella mantenendo le caratteristiche che l’hanno resa una delle vetture più amate dagli appassionati negli ultimi anni. Basti pensare che i 500 esemplari riservati al mercato italiano, nonostante il prezzo superiore ai 50mila euro, sono andati sold out in meno di una settimana.

Cosa cambia fuori e in abitacolo

Premessa: come risaputo, la versione GR ha poco in comune con la “normale” Yaris. Di fatto, condivide solo gruppi ottici anteriori, specchietti laterali e antenna radio. La piattaforma, realizzata ad hoc, è la fusione della GA-B (Yaris) nella parte anteriore e GA-C (Corolla) per la posteriore. Il retrotreno, infatti, adotta più sofisticate sospensioni multilink derivate dalle vetture di segmento superiore. Rispetto alla precedente, la nuova Yaris GR presenta lievi, ma funzionali cambiamenti esterni: il paraurti anteriore, ridisegnato, si compone ora di tre elementi in ottica di controllo dei costi. In caso di urto laterale, infatti, non è più necessaria la sostituzione dell’intero gruppo. Soluzione strettamente derivata dal mondo del motorsport (rally, endurance…), nel quale Toyota ha inanellato numerosi successi grazie all’approccio “qualcosa che si rompe è un’opportunità per migliorarla rendendola più resistente”. Idem per il posteriore, caratterizzato da nuove luci ora collegate tra loro (“coast to coast”): la terza luce di stop passa dalla parte inferiore del paraurti a quella superiore del portellone, sotto al lunotto, per evitarne la sostituzione in caso di tamponamento o urto posteriore. Passando agli interni, la plancia subisce un cambiamento radicale: oltre alla strumentazione digitale da 12,3 pollici, il display touch centrale – inclinato di 15 gradi verso il conducente – non è più a sbalzo ma “inglobato” all’interno del cruscotto. Tale modifica risolve uno dei problemi più rilevanti del modello 2020, la visibilità centrale anteriore, aumentando di ben 5 cm lo spazio tra schermo e specchietto retrovisore interno. A proposito di altezze, quella della seduta anteriore diminuisce di 25 mm – assieme al volante, regolato di conseguenza – per una posizione di guida ancor più “racing”.

Novità meccaniche

Grandi i cambiamenti tecnici, a partire dal telaio. L’incremento di adesivi strutturali e punti di saldatura, infatti, ha permesso di aumentare ulteriormente la rigidità torsionale, per una guida ancora più precisa. Aspetto a cui contribuiscono anche i nuovi attacchi delle sospensioni anteriori, assieme a nuove molle. Sotto al cofano, poi, il motore 1.6 tre cilindri turbocompresso passa dai 261 cv e 360 Nm della precedente a ben 280 cv e 390 Nm di picco: valori supportati da componenti rinforzati, come pistoni, distribuzione, valvole di scarico e volano bimassa sul cambio manuale. Inoltre, la versione europea offre di serie un pacchetto di raffreddamento con sub-radiatore aggiuntivo e ugello intercooler. L’inedita trasmissione automatica a otto velocità con convertitore di coppia, stando a quanto dichiarato da Toyota, assicura poi un’esperienza ancora più racing, con tempi sul giro inferiori rispetto alla classica “leva”. Sarà davvero così? Lo abbiamo provato di persona.

Toyota GR Yaris 2024, prova su strada e in pista

La GR Yaris non tradisce le aspettative: si tratta di una sportiva vera, intuitiva e piuttosto neutra nel comportamento, soprattutto in abbinamento a trazione integrale, doppio differenziale Torsen e agli ottimi pneumatici Michelin Pilot Sport 4S. Anche forzando è veramente difficile metterla in crisi: l’aderenza è massima in ogni situazione e modalità di guida selezionata. Presenti tre “mappature”, Standard, Gravel e Track, che ripartiscono la coppia tra i due assi in maniera variabile: si va da 60:40 (ant/post) della Standard a 30:70 della Track, per comportamento dinamico differente in base alle preferenze del guidatore. Il test su strada ha evidenziato, soprattutto con la versione a trasmissione automatica, la versatilità di un “missile compatto” in grado di scattare da 0 a 100 km/h in poco più di 5 secondi (ricordiamo la massa, inferiore a 1,3 tonnellate). Nonostante l’assetto tendenzialmente rigido, la GR Yaris può essere utilizzata quotidianamente, potendo anche contare su un ricco pacchetto Adas di secondo livello.

La versione con cambio manuale è, però, la scelta giusta per i puristi della guida. Preciso negli innesti, con corsa corta e supportato da un pedale della frizione perfettamente tarato, il classico cambio a leva, dotato di “doppietta” automatica (iMT, disattivabile) è una goduria a ogni passaggio di marcia. Anche sul circuito di Laquais, vicino Lione, lo abbiamo preferito per coinvolgimento e piacere “meccanico”. Tuttavia, l’ottimo lavoro di messa a punto dell’automatico – che opera in modo “predittivo” analizzando lo stile di guida del pilota – ci ha altresì regalato grandi sensazioni: oltre al doversi concentrare solo su pedali e volante (dotato, ovviamente, di paddle) i rapporti più corti regalano maggior spinta. Un plauso, infine, alla frenata, veramente impressionante. Grazie ai dischi “baffati” – con anteriori da ben 357 mm – morsi da pinze monoblocco, non ha nulla da invidiare a quella di una supercar.

Allestimenti e prezzi

Proposta sul nostro mercato nel solo allestimento Circuit, la nuova GR Yaris costa 52.000 euro nella declinazione con cambio manuale. Per averla automatica – che, come riportato dalla Casa, è stata la configurazione preferita dagli acquirenti – aggiunge 3.000 euro, per ben 55.000 euro finali. Un prezzo sicuramente non contenuto (la precedente attaccava il listino a 39.900 euro), ma assolutamente adeguato alla tipologia di auto. Da menzionare le due edizioni limitate – ovviamente già sold out – dedicate ai campioni rally Sébastien Ogier e Kalle Rovanperä. Sviluppate in collaborazione con i due piloti, le due Limited presentano livree e modalità di guida dedicate.

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