Andrea Mikkelsen con la Hyundai in testa nel Rally di Polonia
Sarà da capire come reagiranno i tifosi (sia i pochi indisciplinati sia la stragrande maggioranza di quelli che hanno rispettato le regole) di fronte ai provvedimenti dei commissari: sabato si corrono 7 frazioni e domenica le ultime quattro. Tänak aveva esordito con uno stage vincente al termine del quale si era tenuto alle spalle Thierry Neuville (Hyundai i20 N) e lo stesso Evans. Ma la sua gara per la vittoria è finita subito dopo e cioè quando si è scontrato con un cervo (lo scorso anno in Sardegna Rovanperä aveva centrato una mucca, senza conseguenze per lui né per l’animale, però).
Gli è subentrato al comando il compagno di squadra Andreas Mikkelsen, alla terza prova stagionale con la Hyundai nella classe regina: il norvegese non vince un rally iridato dal 2016 e il suo ultimo podio risale al settembre del 2019 in Turchia (terzo). Il pilota della scuderia coreana ha chiuso in testa la prima giornata e guida la classifica provvisoria con un margine di 1,8” sul campione in carica Rovanperä, che a sua volta ha un margine di 2 decimi su Evans. I distacchi sono ancora contenuti anche perché all’appello mancano circa 26 dei 116 chilometri in programma: sabato quelli previsti contro il tempo sono 124.
Ai piedi del podio virtuale, lontano 5,5”, c’è Adrien Fourmaux, che guida un sorprendente trenino di tre Ford Puma. Ad appena due decimi c’è il sorprendente debuttante Martins Sesks: per appena 3 decimi il lettone ha sfiorato il successo nella Ss 2, andata a Mikkelsen. Il terzo pilota della M-Sport con la macchina dell’Ovale Blu è Grégoire Munster, che viaggia però già a 21,3” dal battistrada. Gli altri piloti della classe regina nella Top 10 sono Neuville, settimo a mezzo minuto dal compagno di scuderia che comanda la corsa, e Takamoto Katusta (Toyota Gr Yaris), ottavo a poco più di 32”. Il primo del Wrc2 è il finnico Sam Pajari, nono a 2:15.6. Roberto Daprà (con Luca Guglielmetti) è il primo italiano: guida una Skoda Fabia Raly2 evo ed è 24°.