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24h Le Mans, Bosch verso i 300 km/h con il prototipo a idrogeno. Martin: «Pronti per la strada entro il 2030»

24h le mans, bosch verso i 300 km/h con il prototipo a idrogeno. martin: «pronti per la strada entro il 2030»

I manager Bosch Lionel Martin e Tobias Knorsch all’H2 Village della 24h di Le Mans

LE MANS – Bosch, la multinazionale tedesca regina della fornitura dell’industria dell’auto, è alla 24h di Le Mans con il prototipo a idrogeno sviluppato assieme alla Ligier, la JS2 RH2, che nei test sulla velocità ha già superato i 280 km/h: il limite dei 300 è già considerato alla portata. Il motore endotermico alimentato a idrogeno è un biturbo da 3.0 litri da 602 Cv con 650 Nm di coppia. «Il nostro obiettivo è ottenere il venti per cento di potenza in più rispetto a un’unità a benzina», spiega Lionel Martin, senior Product Manager per i propulsori a idrogeno e le vetture sportive. Ha 47 anni, ma ne dimostra meno: «La passione mantiene giovani», sorride a due passi dal prototipo esibito presso l’H2 Village allestito in occasione della 24h di Le Mans.

Quello della potenza aggiuntiva è uno dei tre obiettivi che la società tedesca si è data: «Puntiamo anche a raccogliere esperienza e conoscenze per ottenere l’omologazione stradale del sistema – aggiunge – e a migliorare la capacità di stoccaggio. Assieme ad un’altra azienda lavoriamo all’idrogeno liquido per le applicazioni nel motorsport e ad aumentarne poi la densità per i veicoli di serie affinché possano avere più autonomia». Alla domanda su quando diventeranno disponibili questi modelli, Martin è cauto: «Dipende da cosa vogliono fare le case automobilistiche, ma noi puntiamo a essere pronti per la fine del decennio». Il costo resta uno dei grandi ostacoli: «L’obiettivo di Bosch è quello di restare solo marginalmente più cari», garantisce il manager.

Il più giovane collega Tobias Knorsch, il 39enne responsabile del Customer Projects di Bosch Motorsport, è soddisfatto del bilancio della prima stagione: «Abbiamo raccolto molti dati che servono per lo sviluppo – chiarisce – Ormai siamo alla fine del ciclo e diventiamo sempre più affidabili». I clienti sono dentro, ma anche fuori dalla pista: «Ascoltiamo tutti, riscontri e valutazioni ci servono per migliorare. Qui, alla 24h di Le Mans, abbiamo già raddoppiato la nostra presenza con 15 macchine nell’Lmdh. Quest’anno serviamo anche due costruttori in più e lavoriamo con Bmw, Porsche, Lamborghini e Alpine. All’Imsa i clienti sono Acura (Honda, ndr) e Cadillac (General Motors, ndr)».

È un business importante per Bosch o è “solo” una vetrina?

«Dobbiamo coprire i costi, questo ГЁ chiaro. Ma il motorsport ГЁ un banco di prova importante per le tecnologie che sviluppiamoВ». Tra le componenti piГ№ “comuni” che finiscono con l’avere un futuro sui modelli stradali di serie, Knorsch cita elementiВ del sistema ibrido standard, motore elettrico, inverter, generatore, cablaggi a basso e alto voltaggio e il sistema recupero energia.

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