Ciascuno con le proprie specificità tecniche ma accomunati dall'offrire un'alternativa di ibrido sostenibile, predisposti a biofuels ed e-fuels, nonché dall'elevato apporto elettrico
- Subaru con la sua trazione integrale e il “boxer”
- Mazda crede nel rotativo, due i concept
- Toyota rinnova i 4 cilindri, turbo e non
Toyota, Mazda e Subaru, insieme per lo sviluppo di una nuova generazione di motori termici, elettrificati e in grado di funzionare con più tipologie di combustibili.
Subaru con la sua trazione integrale e il “boxer”
I tratti distintivi resteranno il motore a cilindri contrapposti di Subaru e il motore rotativo Mazda. Subaru introdurrà sul mercato un propulsore in grado di operare in modalità ibrida in serie e in parallelo, nonché una specifica esclusivamente in serie: cioè dove l’unità termica non dà trazione alle ruote ma opera per alimentare la componente elettrica. Imprescindibile, poi, la trazione integrale. Entrambi rappresentano una differenza netta sul boxer ibrido odierno.
Mazda crede nel rotativo, due i concept
In casa Mazda, la sfida è quella della riduzione delle emissioni prodotte dal motore rotativo. I due concept prevedono un motore con singolo rotore, installazione trasversale e il ruolo di generatore di energia. Rispetto allo schema proposto su Mazda MX-30 si avrà una maggiore compattezza degli ingombri. Il secondo schema è per un modello sportivo, ibrido ma con due motori Wankel e disposizione longitudinale.
Toyota rinnova i 4 cilindri, turbo e non
Quest’ultimo fronte tecnologico è approfondito come sappiamo da Toyota. Il marchio ha prospettato dei nuovi propulsori 4 cilindri in linea, che saranno più compatti (tra un -10 e -15% in altezza e fino al 20% di volume occupato in meno). Motori termici più compatti permetteranno installazioni differenti sotto al cofano e ne beneficeranno anche le caratteristiche di stile e aerodinamiche dei nuovi modelli.
Nello specifico, Toyota lavora a un quattro cilindri 1.5 litri, sia aspirato che turbocompresso, più basso in altezza rispetto all’odierno 3 cilindri. Il 2 litri turbo, invece, sostituirà sia il 2.5 aspirato che il 2.4 turbo. Le applicazioni saranno tutte in un’ottica di sistemi ibridi, dove l’elettrificazione sarà ben presente e rilevante. L’obiettivo è di incrementare il funzionamento in modalità elettrica rispetto alle attuali soluzioni full e plug-in hybrid.