Polestar 4 tutto un altro Suv. A cominciare dalle 12 telecamere integrate
Il nuovo Suv coupé che entra nella gamma posizionandosi tra la Polestar 2 e il Suv 3, fa bella mostra nello scenico e floreale stand dedicato al Salone dell’auto di Shanghai, proprio accanto alla Polestar 3. E Missoni ne rimarca le differenze: “Polestar 3 è un Suv con molto carattere e una linea più aggressiva. Le linee della Polestar 4 sono invece più morbide, grazie soprattutto alla soluzione adottata per il tetto con la scomparsa del lunotto”. L’Head designer sottolinea anche le diversità nelle soluzioni di assistenza alla guida e il fatto che “la Polestar 3 ha cinque videocamere integrate, mentre Polestar 4 ne ha 12”.
Secondo Missoni, la vettura, che viene prodotta in Cina a Hangzhou Bay e arriverà in Europa a inizio 2024, con un prezzo che dovrebbe essere di circa 60 mila euro, ha tutte le carte in regola per fare bene su tutti i mercati. “Non è stata studiata per un singolo mercato, ma per il mercato globale”. La Polestar 4 è la prima auto del brand ad essere costruita su una base dedicata completamente alle auto elettriche. Questo ha permesso al designer di sfruttare meglio gli spazi grazie anche all’assenza di un grande motore termico: il passo è di 2,9 metri, a fronte di una lunghezza di 4,8 metri, di un’altezza di 1,5 e di una larghezza di 2,1.
Missoni ha sottolineato che la Polestar 4 “utilizza molti materiali riciclati, e gli interni prevedono anche un tessuto a maglia su misura composto al cento per cento da Pet riciclato”. Del resto, ha spiegato, per la casa svedese “la sostenibilità è un pensiero fisso che abbiamo, perché nel 2030 vogliamo raggiungere l’obiettivo di essere carbon neutral nella produzione di auto, e quindi anche nella progettazione pensiamo a quali materiali possiamo utilizzare in base al quantitativo di emissioni prodotto per realizzarli o trasportarli e magari ne scartiamo alcuni a favore di altri per avvicinarci al nostro target”.
La Polestar 4 oltre ai sistemi di assistenza alla guida ha un sistema infotainment che si controlla da un grande display al centro della plancia e che ha Google integrato con tutte le sue applicazioni (in Cina però usa Android). Sull’auto oltre alle dodici telecamere sono montati un radar e dodici sensori a ultrasuoni, compresa una telecamera di monitoraggio del conducente che tiene sotto controllo occhi e movimenti della testa al fine di evitare incidenti legati alla stanchezza o all’incapacità di guida.