Motori

Polestar

Polestar 4, la magia delle videocamere e il lunotto posteriore che non c'è

Polestar 4 debutta in Italia con un primo contatto in versione statica di un’auto che, vista insieme alle sorelle nello showroom, sembra quasi aliena rispetto alla Polestar 3 che ne condivide la piattaforma.

Inquadrata nella categoria dei SUV, ma con un taglio da coupé che quasi non la fa sembrare un modello a ruota alta pur calzando enormi cerchi da 22″, Polestar 4 si fa subito riconoscere per linee piacevoli all’anteriore, dove la firma luminosa a LED è distintiva, e un posteriore particolare che va a rinunciare completamente al lunotto.

La videocamera al posto del lunotto

Non essendoci più la superfice vetrata, che sulle coupé comunque è sempre stata ridotta proprio per via del taglio della carrozzeria, Polestar ha dovuto ovviare con un sistema di videocamere che fa le cose in grande. Il sensore è di Gentex che ha integrato una videocamera da 2,5 megapixel dotata di HDR, quella tecnologia che permette di non subire i forti contrasti luminosi a cui siamo abituati con le vecchie generazioni, creando un’immagine dove anche le zone d’ombra o di forte luce sono in realtà bilanciate. E questo si traduce in una visibilità che viene promessa come ottima in tutte le circostanze anche grazie ad un campo visivo maggiore rispetto a quello che l’occhio umano percepirebbe riflesso nel retrovisore.

Il posizionamento alto dei sensori per la retrocamera che sostituisce il lunotto, e che mostra sempre in diretta le immagini sul retrovisore centrale, consente poi di salvaguardarla dallo sporco. L’ottica non dovrebbe mai appannarsi e fa “scivolare” via l’acqua, ma per il momento dobbiamo fidarci dei filmati promozionali in attesa di una prova su strada.

polestar 4, la magia delle videocamere e il lunotto posteriore che non c'è

Polestar 4

I numeri della Polestar 4: potente a scattare… e a frenare

Il SUV coupé elettrico non lesina certo in prestazioni. La versione a trazione posteriore si chiama RWD ed eroga 200 kW con un motore elettrico. Costa 66.900€, raggiunge fino a 610 km di autonomia grazie al pacco batterie da 100 kWh e monta ammortizzatori semi-attivi.

La più potente è invece la Polestar 4 AWD, acronimo inglese di trazione integrale: quattro ruote motrici, 400 kW di potenza con due motori (544 cv), 3,8 secondi per scattare da 0 a 100 km/h e una ripartizione dei pesi da sportiva (50:50 tra anteriore e posteriore).

Quando si attiva la modalità “range” viene scollegato il motore anteriore per viaggiare con quello posteriore. D’importanza primaria, specie per l’inerzia dovuta dai pesi non certo piuma delle batteria, è poi il comparto freni che batte bandiera italiana: li fa la solita Brembo che non si è certo trattenuta con il Performance Pack: pinza monoblocco a 4 pistoni (ognuno da 44 mm di diametro) che mordono dischi da 492 mm di diametro. In più utilizzano la tecnologia Enesys con una molla che riporta alla posizione originaria le pastiglie. Il risultato è una migliore gestione che evita contatti indesiderati e avvantaggia anche in termini di emissioni e spreco di energia.

Polestar 4 in versione AWD costa 73.900€.

polestar 4, la magia delle videocamere e il lunotto posteriore che non c'è

La strategia per l’Italia

Con l’aggiunta del terzo tassello, Polestar 4, la gamma italiana dell’azienda figlia del gruppo Geely, che resta partner strategico insieme a Volvo e che è recentemente diventato il primo azionista della start-up, è ora composta da 3 modelli contando la berlina Polestar 2 che abbiamo provato in autostrada nel test dei 300 km.

I piani prevedono sia un aumento della produzione in USA e in Corea del Sud (qui con un produttore locale), sia l’aumento generale dei volumi di Polestar 3 e Polestar 4, entrambe basate sulla piattaforma SEA del gruppo Geely. Il segmento resta quello dell’alto di gamma e del mondo premium, non aspettatevi quindi da Polestar l’utilitaria economica, e il break-even point, punto di pareggio a partire dal quale l’azienda inizierà a ripagare gli investimenti e generare utili, è previsto per il 2025.

Sono 7 i punti di consegna nel nostro Paese per coprire più o meno la metà del territorio e l’auto si ordina online o si può iniziare a vedere (e provare) negli showroom. In Italia la Polestar 4 è già disponibile presso il Polestar Space di Milano e, dalla seconda metà di maggio 2024, arriverà in quello di Roma.

TOP STORIES

Top List in the World