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Polestar 4 – Arriva in Italia l’auto senza lunotto: eccola dal vivo

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Polestar 4 – Arriva in Italia l’auto senza lunotto: eccola dal vivo

A metà strada tra una coupé e una Suv, la Polestar 4 arriva sul mercato con una ricetta inedita: è la prima auto di serie senza il lunotto posteriore, sostituito da una telecamera che mostra ciò che avviene dietro.

Inquadriamola. Per dimensioni e prezzo si colloca a metà tra la berlina 2 e la Suv 3, dalla quale eredita la piattaforma Sea (Sustainable Experience Architecture) del gruppo Geely, di cui Polestar fa parte. Dati alla mano, però, si scopre come la nuova “quattro” sia anche l’auto più potente della Casa svedese: la versione Performance, infatti, prevede due propulsori, uno per asse, trazione integrale e potenza massima di 400 kW (544 CV), con una coppia di 686 Nm. Lo scatto da ferma a 100 km/h è coperto in 3,8 secondi, mentre la velocità massima è limitata elettronicamente a 200 km/h. La versione Single Motor monta un solo propulsore sull’asse posteriore: 200 kW (272 CV) e 343 Nm di coppia. La pratica dello 0-100 km/h si allunga a 7,1 secondi, con una velocità massima sempre limitata a 200 km/h.

Ci pensa il tetto. Caratteristica della Suv coupé svedese, come detto, l’assenza del lunotto posteriore: a rendere luminosi gli interni provvede il tetto di vetro, che si estende oltre il divano della seconda fila e, su richiesta, può avere la funzione elettrocromatica (1.900 euro). Lo specchietto posteriore è sostituito da uno schermo ad alta definizione che mostra le immagini della retrocamera montata sul tetto, e che offre un campo visivo maggiore. Al di là della chicche tecnologiche, c’è da sottolineare la grande cura nell’assemblaggio e nella ricerca di materiali (tutti riciclati). L’effetto alla vista e al tatto è quello di un’auto molto ben fatta – come Polestar ci ha abituati – con un grande attenzione anche al design, minimalista e pulito.

Batteria, autonomia e ricarica. Entrambi i modelli montano una batteria da 100 kWh, per un’autonomia di 610 km nella versione Single Motor e di 580 km in quella più potente. La Dual Motor prevede di serie il disinserimento automatico del motore elettrico anteriore quando non è necessario, per migliorare efficienza e autonomia complessive. Entrambi i modelli, però, sono equipaggiati con la pompa di calore e possono ricaricare in corrente alternata fino a 11 kW (il caricatore di bordo da 22 è su richiesta), e in corrente continua fino a 200 kW, per passare dal 10% all’80% di carica in mezz’ora. Nei prossimi mesi verrà attivata, tramite un aggiornamento over-the-air, la funzione vehicle-to-load (V2L).

Aggiornamento al livello 3. La Polestar 4 sarà il primo modello di serie a portare al debutto (in una data ancora da confermare) la tecnologia Mobileye Chauffeur: fin dal lancio, l’auto adotterà il pacchetto Mobileye SuperVision già predisposto per i futuri aggiornamenti over-the-air e per le nuove funzionalità che saranno attivate in un secondo tempo. La Casa svedese ha sottolineato il fatto che la cugina Polestar 3, anch’essa attesa sul mercato nel 2024, non sfrutterà il medesimo sistema, in quanto basata su una differente piattaforma. Con la guida assistita di livello 3, ove consentito, sarà possibile togliere le mani dal volante per lunghi tratti, lasciando all’elettronica il totale controllo del veicolo in specifiche sezioni del percorso.

Prezzi e pacchetti. La Polestar 4 Long range single motor da 272 CV costa 66.900 euro, mentre la Long range dual motor da 544 CV costa 73.900 euro. Il pacchetto Pilot Pack (1.500 euro) aggiunge alla ricca dotazione di Adas anche la guida assistita di livello 2; il pacchetto Plus Pack (5.500 euro) comprende l’impianto Harman Kardon Premium Sound da 1.400 watt e 12 altoparlanti, fari anteriori a matrice di Led, display per i passeggeri posteriori e ricarica in corrente alternata a 22 kW. Il Pro Pack (2.000 euro) porta in dote i cerchi di lega da 21 e le cinture di sicurezza con striscia in oro svedese. Il Performance Pack (4.500 euro), disponibile solo per la dual motor equipaggiata con Plus Pack, aggiunge i cerchi da 22, freni Brembo a quattro pistoncini, messa a punto specifica del telaio e dettagli color oro svedese per freni, cinture di sicurezza e tappi delle valvole.

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