Polestar 3
Il rapporto di Valutazione del Ciclo di Vita (LCA) per Polestar 3 mostra che la produzione e la raffinazione dei materiali, dalla quale derivano la maggior parte delle emissioni di gas serra, contribuiscono al 68% dell’impronta di carbonio dall’inizio alla fine del ciclo di produzione, di cui l’alluminio rappresenta il 24%, il ferro e l’acciaio il 17% e la produzione dei moduli delle batterie il 24%.
Alluminio e acciaio prodotti con energia rinnovabile
A tale risultato contribuiscono una serie di soluzioni innovative adottate da Polestar che vanno dall’acquisto di alluminio e di acciaio prodotti con energia elettrica rinnovabile fino all’utilizzo di applicazioni inedite relative ad elettronica, pneumatici e termoplastiche. Così sulla scia delle ottime performance sulla riduzione dell’impronta di carbonio della Polestar 2, la Casa svedese ha ulteriormente migliorato il ciclo produttivo della Polestar 3 tagliando 8,5 tCO2e.
Il calcolo dell’impronta di carbonio
Il rapporto LCA, che offre una trasparenza completa sull’impatto ambientale dell’auto, è stato calcolato utilizzando tre diversi tipi di energia elettrica e una percorrenza di 200.000 km nell’arco del ciclo di vita, oltre ad includere la manutenzione del veicolo. L’impronta di carbonio dell’intero ciclo di vita della Polestar 3 varia tra 28,5 e 44,5 tCO2e, a seconda dell’elettricità utilizzata per caricare il veicolo durante il ciclo di vita.