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Ministro Urso: "Un’auto chiamata Milano non si può produrre in Polonia"

Tra il Governo italiano e Stellantis continua il braccio di ferro sul tema dell'incremento di produzione di auto nel nostro Paese di cui abbiamo parlato diverse volte negli ultimi tempi. Il nuovo terreno di scontro è la nuova Alfa Romeo Milano. Il ministro Adolfo Urso a margine della presentazione del nuovo B-SUV, ha sottolineato che un'auto che si chiama Milano non può essere prodotta in Polonia e lo vieterebbe una legge del 2003.

Un'auto chiamata Milano non si può produrre in Polonia. Questo lo vieta la legge italiana che nel 2003 ha definito l'Italian Sounding, una legge che prevede che non bisogna dare indicazioni che inducano in errore il consumatore. Sarebbero indicazioni fallaci legate in maniera esplicita alle indicazioni geografiche. Quindi un'auto chiamata Milano si deve produrre in Italia, altrimenti si dà un'indicazione fallace che non è consentita dalla legge italiana.

Il riferimento è alla legge 350/2003, articolo 4, comma 49, nata per proteggere il Made in Italy. Possiamo leggere nelle prime righe:

L'importazione e l'esportazione a fini di commercializzazione ovvero la commercializzazione o la commissione di atti diretti in modo non equivoco alla commercializzazione di prodotti recanti false o fallaci indicazioni di provenienza o di origine costituisce reato ed è punita ai sensi dell'articolo 517 del codice penale. Costituisce falsa indicazione la stampigliatura “made in Italy” su prodotti e merci non originari dall'Italia ai sensi della normativa europea sull'origine; costituisce fallace indicazione, anche qualora sia indicata l'origine e la provenienza estera dei prodotti o delle merci, l'uso di segni, figure, o quant'altro possa indurre il consumatore a ritenere che il prodotto o la merce sia di origine italiana incluso l'uso fallace o fuorviante di marchi aziendali ai sensi della disciplina sulle pratiche commerciali ingannevoli , fatto salvo quanto previsto dal comma 49-bis, ovvero l'uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci non originari dell'Italia ai sensi della normativa europea sull'origine senza l'indicazione precisa, in caratteri evidenti, del loro Paese o del loro luogo di fabbricazione o di produzione, o altra indicazione sufficiente ad evitare qualsiasi errore sulla loro effettiva origine estera.

Va detto che da tempo è nota la scelta del nome Milano per il B-SUV e da ancora più tempo sappiamo che la vettura sarebbe stata costruita nella fabbrica Stellantis della Polonia dove si costruiscono le “cugine” Jeep Avenger e Fiat 600.

Comunque, il ministro è poi tornato a parlare del piano del rilancio del settore automotive italiano, rispondendo a quanto dichiarato da Tavares nella giornata di ieri. Urso evidenzia che il Governo sta lavorando per mettere in condizione Stellantis di produrre almeno un milione di veicoli. Inoltre, specifica che per sostenere l'indotto è necessario arrivare ad una produzione di 1,4 milioni di veicoli all'anno.

UN MILIONE DI AUTO O UN ALTRO PRODUTTORE

Il ministro vai poi dritto al punto sottolineando che se Stellantis ritiene di poter aumentare la produzione bene, se no sarà inevitabile l'arrivo di un ulteriore costruttore nel nostro Paese.

Se Stellantis ritiene di poterlo fare ben venga, altrimenti è inevitabile che ci sarà spazio per un'altra o più altre case automobilistiche. Siamo un libero mercato: possiamo e dobbiamo incentivare investimenti italiani o esteri ovviamente nelle regole del libero mercato e su questo ci stiamo confrontando con chi ritiene di costruire stabilimenti produttivi in Europa.

Urso aggiunge pure che l'Italia è un caso davvero unico. In diversi Paesi sono presenti molteplici case automobilistiche mentre in Italia c'è solo Stellantis.

In Spagna ci sono sette case automobilistiche, in altri Paesi come la Francia, la Polonia, la Germania, la Slovacchia e l’Ungheria cinque o sei. L’Italia è l’unico caso in Europa dove c’è solo una casa automobilistica, che non riesce a soddisfare le esigenze del mercato interno. È un’anomalia che va colmata.


Porte aperte al partner cinese di Stellantis (Leapmotor) nel caso volesse produrre in Italia.

Mi risulta che il partner cinese di Stellantis intende realizzare uno stabilimento in Europa e sta calibrando se farlo in Polonia o in altri Paesi. Potrebbe farlo in Italia, ben venga.

Infine, il ministro ribadisce la volontà di collaborare con Stellantis per raggiungere l'obiettivo di arrivare ad incrementare la produzione negli stabilimenti italiani e si dice fiducioso che questo progetto possa arrivare a compimento. Il Governo intende fare la sua parte, evidenzia Urso ma le carte devono essere chiare.

Il Governo lavora perché siano prodotte più auto nel nostro Paese in un confronto costruttivo e continuativo con Stellantis affinché si possa concretizzare il piano già annunciato dall’ad per arrivare nel tempo a produrre almeno un milione di veicoli nel nostro Paese che soddisferanno parzialmente la domanda interna. Sono fiducioso che riusciremo a portare a termine quel progetto. Oggi il divario tra auto prodotte e immatricolate è amplissimo, il più ampio d’Europa. Stellantis produce in Italia 450 mila vetture e i due terzi per l’esportazione a fonte di 1,4 milioni di auto immatricolate. Quindi in Italia ci sono già altri produttori che coprono la metà del mercato interno. Noi vogliamo collaborare al meglio con Stellantis, è importantissimo che si giunga a concretizzare questo piano per produrre un milione di veicoli. Il governo italiano farà la sua parte, ma le carte devono essere chiare.

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