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Il ministro del commercio cinese in Europa per parlare dell'indagine sulle elettriche

il ministro del commercio cinese in europa per parlare dell'indagine sulle elettriche

L'Unione Europea sta continuando a portare avanti l'indagine anti-dumping sulle auto elettriche prodotte in Cina. Come abbiamo visto, la Commissione Europea ha fatto sapere di avere sufficienti elementi di prova per dimostrare che le auto elettriche cinesi sono state sovvenzionate in maniera scorretta.

Adesso, stando a quanto riporta Reuters, il ministro cinese del Commercio Wang Wentao si recherà in Europa ad aprile per discutere dell'indagine della Commissione europea.

VISITE IN FRANCIA E IN ITALIA

il ministro del commercio cinese in europa per parlare dell'indagine sulle elettriche

In particolare, il ministro Wentao incontrerà i Governi della Francia e dell'Italia. Più nello specifico, Wang visiterà la Francia a partire dal 7 aprile e sarà accompagnato nel viaggio dai rappresentanti di BYD, SAIC e Geely. Il ministro parteciperà anche al Business and Dialogue Forum Italia-Cina che si terrà a Verona, in Italia, il 12 aprile, insieme al ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.

Oltre dell'indagine della Commissione Europea, il ministro discuterà, quindi, anche di partnership commerciali e collaborazioni tra Governi e aziende. Il viaggio in Francia sarà particolarmente importante visto che a maggio in questo Paese si recherà in visita anche il presidente della Cina Xi Jinping, quando incontrerà Emmanuel Macron che ha sempre spinto per un intervento deciso dell'Unione Europea contro le pratiche commerciali cinesi.

Sarà quindi interessante capire se a seguito di queste visite, ci saranno sviluppi nell'indagine anti-dumping sulle auto elettriche prodotte in Cina. Ricordiamo che la Commissione Europea ha affermato che la quota di veicoli elettrici cinesi venduti in Europa potrebbe raggiungere il 15% del mercato nel 2025. La Cina ha contestato l’affermazione secondo cui la sua industria dei veicoli elettrici è cresciuta grazie ai sussidi e ha definito l’inchiesta dell’UE “protezionista”.

La conclusione dell'indagine è prevista entro novembre, anche se l’esecutivo dell’UE potrebbe imporre dazi provvisori prima.

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