A quasi due anni dalla presentazione della omonima concept car, la Mini Aceman ha debuttato al Salone di Pechino come modello di serie definitivo. Non correte però ancora in concessionaria: questa crossover elettrica (e lo sottolineiamo bene: non sarà ibrida né a benzina) dovrebbe affacciarsi sul mercato europeo nell’ultimo trimestre dell’anno. Nel frattempo possiamo però andare a scoprire le sue caratteristiche, poiché la Casa inglese ha scoperto le sue carte, convinta di avere in mano un… asso pigliatutto.
Mini Aceman
Una firma per ciascuno
faro Mini Aceman
L’assistente ha la coda
Lo stesso discorso vale per la grafica dello schermo del sistema d’infotainment. Si tratta di un padellone tondo da ben 24 cm di diametro, come quello già visto sulle altre novità Mini più recenti, tipo la Countryman.
plancia Mini Aceman
Il sistema fa anche da “cuccia” a un assistente virtuale molto originale, il cagnetto Spyke. Il display non ingloba tutti i comandi: per fortuna alcuni tasti fisici sopravvivono sulla consolle centrale.
Per i resto ci si può aspettare un’abitabilità di tutto rispetto e una notevole versatilità d’impiego, con un bagagliaio che va dai 300 agli oltre 1.000 litri.
bagagliaio Mini Aceman
Si sceglierà tra Aceman E e SE
La Mini Aceman sarà commercializzata con due motorizzazioni. La Aceman E ha un potenza massima di 184 CV e un picco di coppia di 290 Nm. Quanto alle prestazioni, per lei si parla di un tempo di 7,9 secondi per lo 0-100, di una velocità massima di 160 km/h e di una autonomia WLTP che va da 294 a 310 km, grazie a una batteria da 42,5 kWh. La Aceman SE eroga invece 218 CV e 330 Nm, utili a scattare da 0 a 100 in 7,1 secondi e a raggiungere i 170 km/h. In questo caso la batteria da 54,2 kWh porta l’autonomia dichiarata nell’intervallo 382-406 km.