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Polestar taglia del 15% la sua forza lavoro

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Polestar ha recentemente comunicato la sua intenzione di ridurre la sua forza lavoro su scala globale, tagliando centinaia di posizioni al fine di ottimizzare le risorse e contenere le spese. Questa decisione è volta a potenziare le vendite dei prossimi modelli, Polestar 3 e 4, senza dover ricorrere a finanziamenti supplementari da parte dei proprietari Geely e Volvo Automobili.

A causa del rallentamento nella vendita di BEV Polestar taglia 450 posti di lavoro

La decisione inoltre è anche una risposta alle sfide derivanti da “condizioni di mercato difficili”, come annunciato dalla società svedese. Questa scelta si allinea a una tendenza più ampia nel settore automobilistico, dove diversi produttori manifestano preoccupazione per la lenta crescita del mercato dei veicoli elettrici. Nel quadro della ristrutturazione delineata nel suo piano aziendale, Polestar enfatizza la necessità di adeguare le dimensioni del proprio business e delle sue operazioni.

Questo implica una riduzione delle spese esterne e, purtroppo, una razionalizzazione della forza lavoro, come dichiarato da un portavoce dell’azienda. A novembre, la casa svedese aveva già annunciato il suo impegno in iniziative di riduzione dei costi, mettendo in evidenza la necessità di migliorare i margini di profitto.

A novembre, Polestar ha rivisto al ribasso le sue previsioni di consegna e ha presentato un piano aziendale aggiornato, con l’obiettivo di raggiungere il pareggio del flusso di cassa entro il 2025 e di diminuire la dipendenza da finanziamenti esterni da parte dei principali proprietari, Volvo Cars e Geely. Ricordiamo infine che la casa automobilistica non è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi per il 2023, con un totale di 54.600 consegne registrate, al di sotto delle previsioni iniziali di 60.000 unità.

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