Si parla sempre più spesso di “impatto ambientale”. Per quanto riguarda il settore auto, non bisogna limitarsi a considerare le sole emissioni di scarico ma l'intero ciclo di vita, dall'approvvigionamento delle materie prime fino allo smaltimento e riciclo. Quello che è chiamato Life Cycle Assessment (LCA) sarà un parametro sempre più importante da considerare in futuro.
I DATI
Secondo quanto raccontato dalla casa automobilistica, la Polestar 4 Standard Single motor è dotata di un'impronta di carbonio di 19,4 tCO2e. La versione Single motor Long range ha un'impronta di carbonio di 19,9 tCO2e, mentre la Long range Dual motor ne ha uno di 21,4 tCO2e.
Inoltre, per la produzione di questo modello è stato utilizzato alluminio a basso tenore di carbonio proveniente da fonderie che utilizzano energia idroelettrica. Per la prima volta nella valutazione sono stati inclusi dati relativi alla quota di alluminio riciclato. L'alluminio rappresenta il 23-24% dell'impronta di carbonio, mentre l'acciaio e il ferro ne costituiscono il 20% e i moduli batteria rappresentano la quota più alta dell'impronta di carbonio della produzione e della raffinazione dei materiali al 36-40%.
Per sostenere il nostro obiettivo di zero emissioni nette, abbiamo stabilito dei bilanci di carbonio per tutte le nostre vetture. Durante lo sviluppo del prodotto di Polestar 4, il suo bilancio di carbonio ha influenzato ogni aspetto, dalle scelte dei materiali alle fonti di energia per gli stabilimenti. Condividere l'LCA ci permette di dimostrare che possiamo perseguire l'obiettivo di zero emissioni nette – una tonnellata di CO2e alla volta.