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Polestar 4: abbiamo provato il SUV coupé senza lunotto!

Linee accattivanti, guida comoda ma comunque piacevole, consumi sorprendenti. La "4" dimostra di avere forma e sostanza

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Un SUV, coupé, con in più il lunotto completamente coperto. Se Polestar voleva sfidare le convenzioni del mondo dell’automobile, sicuramente con la propria Polestar 4 ha davvero messo in campo tanta carne al fuoco.

Imponente e massiccia, ma con una luce a terra non elevata, questo modello promette una dinamica di guida interessante e spazio a bordo. Il tutto condito da quello che oramai è uno stilema, una “barra a dritta” seguendo l’effige della casa svedese. 

L’ho messa alla prova tra le strade fuori Madrid in questo primo contatto. Ecco com’è andata.

Esterni | Interni | Guida | Prezzi

Polestar 4: Esterni

Imponente, massiccia si, ma comunque elegante. E non si tratta solo di una questione di “coda”, quanto di linee tracciate nel suo complesso. La Polestar 4 segue la filosofia della casa svedese in tema di design, con tratti netti e chiari, ma soprattutto con una pulizia stilistica oramai caratterizzante. 

In questo caso comunque, non si tratta “solo” di una rivisitazione in chiave coupé della Polestar 3 – tanto più che poggiano su due piattaforme differenti, la SEA la 4, la SPA la 3 – ma di un mezzo con uno studio interessante. Parto dunque dalla coda, così evidente con la zona del lunotto che presenta una carrozzeria chiusa, con linee pulite e definite, e una coda discendente e quasi spiovente, figlia di un arretramento del montante per poter aumentare la zona di confort per chi siede dietro. 

Polestar 4, gli esterni

Il passo lungo enfatizza ancor di più dimensioni che comunque, non sono di poco conto: la Polestar 4 è infatti lunga poco più di 4,83 metri e ha un passo di quasi 3 metri pensato per garantire la massima abitabilità anche ai passeggeri posteriori.

La larghezza di 2,13 metri (specchietti inclusi) e l’altezza di 1,54 metri confermano la disponibilità di spazio interno che offre di serie anche tetto in vetro a tutta lunghezza (con funzionalità elettrocromica opzionale), illuminazione ambientale regolabile ispirata alla luce solare, oltre ai sedili reclinabili. Le ruote hanno diametro variabile da 20 a 22 pollici a seconda delle versioni.

All’anteriore, viene confermata anche la pulizia stilistica, con un cofano ribassato, pulito e aerodinamico, con tanto di caratteristici fari dual blade. 

Alla stessa maniera anche il profilo, che presenta anche maniglie a scomparsa e vetri senza cornice a filo carrozzeria. 

Polestar 4: Interni

L’abitacolo, derivato dagli studi fatti con la Polestar Precept, è un abitacolo “familiare”: sfoggia rivestimenti e materiali “soft tech” ispirati al mondo della moda e dell’abbigliamento sportivo con  materiali interni “circolari e a basse emissioni di carbonio”, ovvero sostenibili sia nell’origine che nella facilità di riciclo.

Alcuni esempi vengono dai rivestimenti in tessuto a maglia su misura composto al 100% da PET riciclato, oltre a vinile MicroTech bio-attributed e rivestimenti in pelle Nappa certificata dal punto di vista del benessere animale.

Quel che colpisce comunque, è il grande spazio a bordo presente, soprattutto per chi siede dietro, nonostante un angolo della seduta un po’ pronunciato. Davvero un lavoro di ingegnerizzazione molto buono. 

Polestar 4, l’abitacolo sempre sobrio quanto elegante

Il bagagliaio posteriore ha una volumetria base di 500 litri che può salire a 1.536 litri ribaltando i sedili posteriori, mentre il vano anteriore aggiunge altri 15 litri di capacità.

In tema di tecnologia e infotainment, il sistema è basato su Android Automotive OS e sulla Snapdragon Cockpit Platform, con schermo da 15,4″ posizionato in orizzontale. L’integrazione di Google include Google Assistant, Google Maps e Google Play, sono disponibili gli aggiornamenti regolari over-the-air (OTA) e a bordo non manca Apple CarPlay. A richiesta si può avere l’impianto audio Harman Kardon con 12 altoparlanti e amplificatore ibrido da 1.400 Watt.

Polestar 4, lo spazio a bordo, anche per chi siede dietro, è comunque elevato

Per la sicurezza sono presenti fino a nove airbag, dodici telecamere, un radar e dodici sensori a ultrasuoni, oltre alla telecamera di monitoraggio del conducente per evitare incidenti legati alla stanchezza o all’incapacità del guidatore.

Il quadro strumenti digitale da 10,2″ è integrato da un head-up display da 14,7″ che ha anche la funzione ‘snow mode’ che permette di cambiare colore del testo dal bianco al giallo.

Polestar 4: Guida

200 kW  di potenza, 343 Nm di coppia: sto provando la versione Single Motor dunque con la sola trazione posteriore. La curiosità, pur essendo la versione meno “performante” è proprio quella di capire e valutare anche il background di quest’auto, considerando l’animo sportivo di Polestar.

Nonostante peso e ingombri, oltre alla trazione completamente elettrica, la Polestar 4 offre elementi e spunti dinamici interessanti.

Mi spiego meglio: in Polestar la chiamano come un SUV questa vettura, ma secondo me è più una coupé con una struttura da all road, partendo dal baricentro piuttosto basso, considerando il peso di 500 kg del pacco batteria da 100 kWh, non poco, considerando poi anche il peso complessivo di 2400 chilogrammi circa.

Non è un elemento da poco, eppure grazie alla taratura del telaio e delle sospensioni, nonostante in questa single Motor non ci siano sospensioni semi attive o a aria, la vettura si comporta davvero bene da un punto di vista dinamico. Il rollio è contenuto cosi come i trasferimenti di carico longitudinali.

Polestar 4, la prova dinamica tra le strade intorno Madrid

Il merito è sicuramente dato dal lavoro di ingegnerizzazione dei tecnici della casa, a cui va aggiunta la percezione di un inserimento in curva decisamente promosso: progressivo e diretto ma mai secco, nervoso.

Dunque anche in fase di frenata e in inserimento la Polestar 4 è ben gestibile, il che non è cosi scontato.

Buona anche la risposta della pedale dell’acceleratore; avrei preferito un carico sul pedale superiore ma questa scelta, a ben vedere, rientra all’interno di un concetto relativo al carattere di questa vettura. Stiamo parlando di un’auto di alto rango comunque per la vita di tutti i giorni. Dunque anche la comodità vuole la sua.

Polestar 4, la visibilità posteriore non è compromessa, anzi. La telecamera è di buona qualità

Molto buono invece il mordente sul pedale del freno: non si avverte una spugnosità cosi grande, però questo vale solo quando non si usa la rigenerazione se non a pedale. La Polestar 4 infatti permette di variare il grado di intervento della rigenerazione su 3 modalità dunque. Gli spazi di frenata comunque sono piuttosto buoni.

Nei casi dunque in cui interviene la frenata rigenerativa a monte, la vettura dovendo processare la gestione con la frenata meccanica a pedale, presta il fianco a un po’ di spugnosità.

La visibilità poi è davvero molto buona: all’anteriore i limiti della carrozzeria si percepiscono ottimamente, grazie anche a una buonissima triangolazione, al netto della seduta piuttosto in basso. Veniamo poi a quello che è l’elemento cardine: lo specchietto retrovisore che è a tutti gli effetti una camera in HD.

La visuale è ottimale, il raggio di veduta è ancora più ampio rispetto a uno specchietto “Tradizionale”, l’unico elemento su cui bisogna fare attenzione riguarda la percezione della profondità, ma rispetto a esemplari simili di altre case, devo dire che si riesce a fare “l’occhio” – passatemi la battuta – dopo pochi chilometri.

Polestar 4, lo spirito prestazionale è presente, ma comunque più gentile rispetto alla Polestar 2

Polestar 4: Prezzi

La Polestar 3, come da consuetudine della casa svedese, non offre grandi varietà in tema di versioni. Il motivo è presto detto: gli allestimenti sono estremamente completi. Il prezzo di partenza è comunque di 66.900 euro. Si tratta, a ben vedere, di un prezzo “relativamente” – in riferimento alla concorrenza diretta – competitivo, tanto più che la casa svedese offre sempre degli allestimenti piuttosto completi.

E’ comunque vero che la versione Long Range Single Motor parte da 66.900 ma la Dual Motor parte da 73.900. Per entrambi le versioni il consiglio è di aggiungere il plus pack – che comunque ha un prezzo non da poco di 5500 euro circa – contenente però davvero una moltitudine di elementi e funzioni, tra cui l’impianto Harman Kardon, sedili a regolazione automatica, apertura elettroattuata con piede del portellone posteriore, l’head up display, il clima a 3 zone e molto altro ancora, come potete trovare a questo link. 

Le consegne delle vetture sono disponibili dal primo trimestre del 2025. Potete trovare tutte le ulteriori informazioni anche nel configuratore Polestar.

Polestar 4

  • Lunghezza: 4.83 m
  • Altezza: 1.53 m
  • Larghezza: 2.0 m (specchi inclusi)
  • Peso: da 2.230 a 2.355 kg
  • Batteria: 100 kWh
  • Tipo di ricarica: 22 kW AC | 200 kW DC
  • Consumi: 18.5 kWh/100 km (prova primo contatto single motor)
  • Motor: Sinrono a magneti permanenti
  • Potenza: 200 | 400 kW (Single | Dual motor)
  • Coppia Massima: 343 | 685 Nm (Single | Dual Motor)

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