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Polestar 3: prova, prezzi, motori, dotazione, uscita | Quattroruote.it

Un inizio in grande (letteralmente), visto che con i suoi 4,90 metri di lunghezza per 1,97 di larghezza la Polestar 3 si posiziona nel pieno del segmento E, sfidando riferimenti del calibro di Audi Q8, BMW iX e – perché no – anche Porsche Cayenne. Alta solo 1,61 metri, la Suv svedese beneficia di un aspetto più filante. Il muso basso (arricchito da un piccolo alettone) e il tetto spiovente denotano grande attenzione all’aerodinamica.

Polestar 3, la Prova su strada

Comoda e sfiziosa. All’interno, il design minimal scandinavo convive con un’alta qualità percepita, grazie a dettagli curati e una scelta di materiali variegata, che comprende anche la pelle Nappa certificata “animal welfare”. Tante le superfici lucide con finitura metallica, che sotto il sole spagnolo hanno generato qualche riflesso di troppo. Il display verticale da 14,5″ permette di gestire con facilità le funzioni di navigazione, intrattenimento, clima e di impostare i parametri di guida. Il sistema è basato su Android Automotive: si naviga con Google Maps e si possono installare ulteriori app dal Play Store. L’impianto Bowers & Wilkins a 25 altoparlanti offre un’esperienza di ascolto di alto livello in Dolby Atmos. Eccellente anche l’abitabilità posteriore, grazie al passo di 3 metri.

Ammiraglia con grinta. In marcia si percepisce subito il confort da ammiraglia: l’insonorizzazione è totale e le sospensioni ad aria assorbono egregiamente le irregolarità della strada. È solo quando si affonda il piede sull’acceleratore che ci si ricorda di avere a disposizione due motori elettrici da 489 CV e 840 Nm di coppia (che salgono a 517 CV e 910 Nm con il Performance Pack): pur lottando contro una massa da oltre due tonnellate e mezza, si scatta da 0 a 100 km/h in 5 secondi. Ammirevole il comportamento fra le curve: il baricentro basso e gli ammortizzatori garantiscono sempre un buon appoggio e un rollio contenuto. In uscita di curva interviene il differenziale posteriore, che può regolare singolarmente la coppia sulle due ruote e che alle andature più tranquille può anche essere staccato del tutto. Gli sbalzi relativamente contenuti e la posizione di guida avanzata danno ottima visibilità e permettono percepire bene gli ingombri a dispetto delle dimensioni.

Consumi e prezzi. Dopo aver percorso con un andatura abbastanza sostenuta circa 200 km suddivisi tra tratti urbani, extraurbani veloci e montani, il computer di bordo ha restituito un consumo medio di 21,6 kWh/100k. La batteria da 111 kWh promette 628 km di autonomia nel ciclo Wltp: con una guida attenta, sembra realistica una percorrenza media di oltre 500 km. In attesa dell’ultima parola del Centro prove, parlano i prezzi: la Polestar 3 parte da 92.900 euro (99.900 euro se si aggiunge il Performance Pack) con allestimenti già molto ricchi, che richiedono poche (ma non economiche) aggiunte.

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