L'obiettivo di Polestar è quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2040. Per la casa automobilistica significa eliminare tutte le emissioni di gas serra in tutte le sue operazioni e in tutte le fasi del ciclo di vita delle auto, comprese le emissioni della catena di fornitura.
MAGGIORE SOSTENIBILITÀ
A seguito dell'inizio della produzione di Polestar 3 e 4, il carburante rinnovabile sarà inizialmente utilizzato per circa il 65% del trasporto marittimo dei veicoli prodotti dall'Asia al VPC di Polestar a Zeebrugge, in Belgio. Il costruttore prevede di integrare i carburanti rinnovabili nei trasporti dal Nord America nella seconda metà dell'anno, con l'espansione della produzione di Polestar 3 nella Carolina del Sud. Spiega la casa automobilistica:
Grazie all'utilizzo del biocarburante B30, che contiene il 30% di esteri metilici di acidi grassi (FAME), è possibile ridurre le emissioni di queste rotte di navigazione di circa il 20-25% rispetto agli oli combustibili tradizionali con zolfo. Polestar ha adottato misure per decarbonizzare i trasporti marittimi intercontinentali in entrata per la distribuzione dei materiali di produzione e delle parti di ricambio, che ora utilizzano il 100% di carburante FAME, riducendo le emissioni di gas serra dell'84% rispetto ai combustibili fossili. Il carburante FAME è basato su fonti rinnovabili, tra cui l'olio da cucina di scarto. Non vengono utilizzate materie prime legate all'olio di palma o alla produzione di olio di palma.
Per Jonas Engström, Head of Operations di Polestar, questa novità è un passo importante dell'azienda per raggiungere i suoi obiettivi di neutralità climatica per il 2040. Ricordiamo, infine, che l'azienda sta portando avanti il progetto Polestar 0 che prevede la creazione di un'auto di serie veramente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2030.