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Le Polestar del futuro avranno meno autonomia, ma più carattere?

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Polestar Precept

Thomas Ingenlath, ceo di Polestar, si dice disposto a perdere qualche chilometro in auto elettrica e dare più spazio del design

Meno autonomia e più cura del design? Ci pensa davvero Thomas Ingenlath, ceo di Polestar, che si dice disposto a perdere qualche chilometro di range in nome dell’identità del marchio. E questo mentre molti competitor si concentrano sulla necessità di rendere i veicoli elettrici il più efficienti possibile. Ma, da buon ex designer, il numero uno del brand svedese la pensa diversamente dagli altri.

Per esempio da Mercedes, criticata per il design dei suoi veicoli elettrici. Nonostante le EQS ed EQE abbiano infatti coefficienti di resistenza aerodinamica eccellenti, molti sottolineano uno stile definito “insipido”. Anche i SUV hanno ricevuto commenti simili. Cosa pensa invece Ingenlath?

Siamo ragionevoli

Parlando con AutoCar, il ceo riconosce l’importanza di realizzare veicoli efficienti e con un’autonomia competitiva. Ma insiste sul fatto che il chilometraggio non sia tutto ciò che gli automobilisti cercano quando acquistano un’auto elettrica, perché – appunto – anche il design gioca un ruolo fondamentale:

“Se chiedete a me, alla Polestar, per una sorta di qualità nel carattere dell’auto, rinuncerei sicuramente a una certa percentuale di efficienza. Ma, naturalmente, deve essere una percentuale ragionevole. Credo che anche i nostri clienti lo apprezzerebbero”.

le polestar del futuro avranno meno autonomia, ma più carattere?

Polestar 4

L’esempio della Polestar 4

A Ingenlath viene anche chiesto dell’ultimo veicolo di Polestar, il crossover 4, un’auto senza lunotto. Il ceo spiega che la scelta serve per garantire una visibilità migliore e sostiene che la vettura abbia una visuale posteriore di gran lunga superiore a quella della maggior parte dei veicoli, grazie al suo sistema di telecamere innovativo.

“Si guarda a ciò che è possibile fare con la tecnologia, ed è possibile risolverlo con un flusso video proiettato su uno schermo. E poi ‘boom’, all’improvviso, ci si rende conto, wow, che quella che era una minuscola vista nera è improvvisamente sorprendente. E anche di notte è molto meglio di [prima], quindi è una grande innovazione”.

Il sistema di ripresa consente poi alla 4 di avere un aspetto “un po’ anticonvenzionale”, il che è esattamente ciò che Ingenlath sta cercando. Ma cosa succede se il sistema di telecamere si guasta?

A proposito di Polestar

Source: AutoCar

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