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Cina al galoppo, a ruba le auto di Xiaomi. Salgono le tensioni con l’Ue dopo la denuncia di Pechino di un raid anti dumping

cina al galoppo, a ruba le auto di xiaomi. salgono le tensioni con l’ue dopo la denuncia di pechino di un raid anti dumping

Cina al galoppo, a ruba le auto di Xiaomi. Salgono le tensioni con l’Ue dopo la denuncia di Pechino di un raid anti dumping

I mercati continuano a essere dominati dalla volatilità e dopo il recupero di Wall Street, mercoledì 24 aprile anche l’Asia galoppa. Alle ore 7:30 italiane il Nikkei corre del 2,33%, Hong Kong del 2%, mentre Shanghai sale dello 0,3%. Il T bond Usa decennale vede nel frattempo il rendimento salire dal 4,6% di inizio sessione al 4,62%, mentre i futures sul Nasdaq sono positivi per lo 0,7% grazie anche a Tesla (+13,3% nel premarket) dopo che il fondatore, Elon Musk, ha anticipato la produzione di auto elettriche a prezzi più bassi entro il 2025 e quasi 6.000 licenziamenti negli Usa.

Xiaomi vende più auto elettriche del previsto

Il nuovo veicolo elettrico del gruppo cinese di smartphone Xiaomi sta vendendo più delle attese, grazie anche al fatto che il prezzo è inferiore a Model 3 di Tesla.

Xiaomi ha ricevuto oltre 70.000 ordini per la sua berlina elettrica SU7 a partire dal 20 aprile, vicino all’obiettivo originale della società per tutto il 2024, ha detto agli investitori il ceo Lei Jun. Xiaomi punta ora a consegnare 100.000 nuovi veicoli elettrici quest’anno, ha proseguito il manager.

Xiaomi ha immesso su mercato il modello SU7 a fine marzo con un prezzo inferiore di circa 4.000 dollari rispetto al Model 3 di Tesla e ha avviato le consegne. Il gruppo cinese ha annunciato un aggiornamento sul settore auto nella giornata di giovedì.

La Camera di commercio cinese denuncia il raid Ue in una società

La Camera di Commercio Cinese in Unione Europea ha attaccato quello che ha definito un «raid dell’alba» da parte delle autorità della Commissione Europea contro un fornitore cinese di apparecchiature di sicurezza in Olanda e Polonia.

Senza rivelare il nome della società coinvolta, la Camera di commercio ha spiegato che forze dell’ordine «autorizzate dalla Commissione europea» hanno fatto irruzione negli uffici della società in tutti e due i Paesi martedì mattina.

In una dichiarazione, l’Ue ha affermato di avere «indizi che la società ispezionata potrebbe aver ricevuto sussidi esteri che potrebbero distorcere il mercato interno». Bruxelles sta conducendo numerose indagini anti sovvenzioni sulle esportazioni cinesi mentre crescono le preoccupazioni per l’eccesso di offerta in Cina e il conseguente potenziale dumping all’estero per smaltire le scorte.

Gas russo in Cina a grande sconto

L’attenzione della Russia sull’incremento delle esportazioni di gas naturale verso la Cina si sta rivelando meno redditizia rispetto a quanto inviato ai Paesi europei prima di invadere l’Ucraina. Gli analisti di Bloomberg prevedono infatti che i prezzi del gas verso la Cina saranno inferiori del 28% rispetto a quelli dei clienti europei almeno fino al 2027. I dati emergono dall’analisi dell’outlook economico della Russia effettuato dal Ministero dell’Economia russo.

Anche prima dell’invasione, il colosso russo del gas Gazprom aveva detto di considerare la Cina come un mercato in crescita futura, prevedendo che la domanda in Europa si sarebbe ridotta entro la fine di questo decennio. Per il 2024, il ministero prevede che il prezzo delle esportazioni di gas verso la Cina sarà di 257 dollari per 1.000 metri cubi rispetto ai 320,30 dollari per i flussi verso i mercati occidentali.

L’inflazione in Australia rallenta meno del previsto

Il tasso di inflazione dell’Australia è sceso al 3,6% su base annua nel primo trimestre del 2024 dal 4,1% del periodo precedente ma al di sopra del consenso del 3,4%. Si tratta del dato più basso da nove trimestri a questa parte, in un contesto di ulteriore calo dei costi di beni e servizi.  (riproduzione riservata)

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