Antonio Da Costa (Porsche)
Se Da Costa avesse ingranato prima, oggi sarebbe pienamente in lotta per il titolo individuale perché grazie alle ultime vittorie si è arrampicato fino alla quarta posizione (134 punti). Grazie ai risultati di domenica, Mitch Evans (terzo all’arrivo) ha raggiunto Wehrlein (quarto al traguardo) in seconda posizione a 155, mentre Cassidy (tredicesimo) è sempre in testa (167). A Londra, il 20 e 21 luglio, sarà una grande battaglia.
Anche l’olandese Robin Frijns (Envision, motorizzata Jaguar) ha confermato la stessa posizione di sabato sul podio, secondo. Niente da fare per il poleman: malgrado sia partito nella migliore posizione in griglia per la terza volta in questa stagione, Jean Eric Vergne (Ds Penske) si è dovuto accontentare della quinta piazza. Il francese ha ulteriormente avvicinato Oliver Rowland, l’asso della Nissan costretto a saltare le gare americane per problemi di salute.
Le due case che si giocano il titolo a squadre e costruttori hanno piazzato quattro macchine fra le prime dieci. La Jaguar Tcs è salita a 322 punti, ma la Tag Heuer Porsche (289) gliene ha rosicchiati addirittura 40 in un fine settimana nela graduatoria a squadre. La Ds Penske ha consolidato la terza posizione portandosi a 184, contro i 168 della Andretti e i 157 della Nissan (il debuttante Caio Collet ha chiuso sedicesimo, due posti meglio rispetto a sabato). Per la coppa riservata ai costruttori il marchio tedesco (407) ha guadagnato altri 3 punti sulla Jaguar (388), mentre Stellantis (247), 34 punti nel fine settimana, ha scavalcato la Nissan (242), che ne ha conquistati appena 6, ma solo grazie al team cliente, la McLaren.