Se c’è qualcosa che raccontano i numeri inanellati dalla Duster sui canali social di Quattroruote è che il pubblico non aspettava altro: insomma, sto per guidare un successo commerciale annunciato. Il listino della nuova Dacia Duster parti dai 19.700 euro dell’allestimento Essential: all’aeroporto di Malaga, partenza del mio primo contatto, trovo ad attendermi una 1.2 TCe 130 in allestimento Journey e una Hybrid 140 Extreme, entrambe al vertice della gamma e tra le configurazioni più richieste.
IN BREVE
Esterni
La terza generazione della Duster nasce su una nota piattaforma modulare del Gruppo (Cmf-b) e si vede. Le forme della carrozzeria regalano alla Suv delle forme dal look slanciato, ma al tempo stesso solido e robusto. La vetratura non è ampia e al volante mi rendo subito conto di quale sia l’impatto di questa caratteristica: la seduta alta restituisce una piacevole sensazione di dominio sulla strada, ma davanti, per via del cofano alto, avrei preferito una vista un po più ampia.
Dacia Duster (2023)
Motori
Affianco al confermato motore a Gpl e all’1.6 full hybrid, già noto, troviamo il nuovo 1.2 litri con elettrificazione leggera a 48 volt, disponibile sia a due che a quattro ruote motrici, sempre col manuale a sei marce. La Dacia rinuncia al motore a gasolio e con esso se ne va anche la sua abbondante coppia motrice: il milledue, però, mette a disposizione 230 Nm, sufficienti grazie anche alla buona rapportatura del cambio.
Primo Contatto: nuova Dacia Duster
Consumi
Nel mio test, condotto anche in autostrada, l’1.2 ha fatto registrare una media di circa 14 km/l. Alle velocità più elevate, viene a galla una insonorizzazione dell’abitacolo poco efficace: probabilmente influenzata dalla linea di cintura alta, l’aerodinamica fatica a convogliare il flusso d’aria lontano dai montanti anteriori, da cui giunge un invadente fruscìo in prossimità dei centotrenta. Con l’1.6 Hybrid 140, invece, sono stato più in statale, portando a casa una media di 18,2 km/l.
Come va
La nuova Duster offre anche la trazione integrale e i Nm messi a disposizione dall’1.2 turbobenzina sono sufficienti anche nel fuoristrada, tanto che la prima marcia, corta, mi ha permesso di procedere col motore al minimo in più di un’occasione. E anche lontano dall’asfalto, la Duster è sempre facile da guidare, agile e sicura. Per identificare meglio eventuali ostacoli viene in soccorso il poker di telecamere perimetrali e in discesa non serve nemmeno premere il pedale del freno: pensa a tutto il sistema automatico di controllo della velocità. Volete sapere di più sulla mia esperienza con la nuova Duster? Guardate il video qui sopra.