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Volvo contro gli scettici su Euro 7 e stop 2035: “No ai dietrofront”

La casa automobilistica svedese critica chi sta sollevando dubbi sul bando alle endotermiche e sulle normative sulle emissioni degli ICE

Volvo contro gli scettici su Euro 7 e stop 2035: “No ai dietrofront”

Il caos attorno alle novità attese per il mondo dell’automobile, dallo stop alla vendita di vetture con motori diesel e benzina dal 2035 ai nuovi standard Euro 7 sulle emissioni, sta di fatto creando due fazioni contrapposte. E se in queste ore i paesi dell’Unione Europea scettici sulla direzione presa dalla istituzioni comunitarie stanno facendo muro per cercare di bloccare quanto in parte già stabilito, dal coro si sollevano anche voci a favore della linea politica tenuta fino ad ora. Come ad esempio Volvo, da sempre attenta alle tematiche della mobilità sostenibile e in prima linea nella transizione energetica.

Il CEO di Volvo critica i paesi dissidenti

Il numero uno della casa automobilistica svedese Jim Rowan ha attaccato gli euro-scettici, con un duro sfogo su LinkedIn in cui si è detto deluso e preoccupato da quanto sta accadendo tra Bruxelles e Strasburgo. “L’anno scorso, i governi dell’Unione e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo storico per fissare un obiettivo per le zero emissioni allo scarico per tutte le autovetture e i furgoni di nuova immatricolazione entro il 2035. Ciò rappresenterebbe un divieto, di fatto, alla vendita di nuovi veicoli alimentati da combustibili fossili”, – si legge sulla pagina dell’amministratore delegato di volvo – “il Parlamento ha confermato tale accordo il 14 febbraio. Gli Stati membri avrebbero dovuto fare lo stesso all’inizio di marzo. Tuttavia, ora alcuni di loro stanno tentando di far deragliare il processo. Si tratta di uno sviluppo profondamente preoccupante e deludente”.

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L’appello di Rowan

Rowan ha poi fatto appello al buon senso degli stati che si stanno opponendo alla direzione presa dalla Commissione Europea, chiedendo di non frenare su una decisione così importante: “Ora non è il momento di fare marcia indietro e di bloccare gli obiettivi climatici basati sulla scienza per il nostro settore. Ora non è il momento di anteporre interessi politici interni alla salute e al benessere del nostro pianeta e dei cittadini dell’Ue e in effetti delle generazioni future. Ora è il momento di una politica e di una leadership forte, decisa e progressista. La Volvo si impegna a diventare un’azienda automobilistica completamente elettrica entro il 2030 sulla strada per la neutralità climatica entro il 2040. Siamo consapevoli del nostro dovere di aiutare a proteggere il pianeta. Chiediamo ai governi dell’Ue di dimostrare che lo sono anche loro”.

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

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