Nei prossimi anni le vetture saranno sempre più connesse col mondo esterno, grazie alla tecnologia Iot [Internet of Things] con cui sarà possibile scambiare informazioni da un’auto all’altra e collegarsi in tempo reale con centri di controllo che monitorano traffico e situazione su strada.
Proprio questa eventualità ha suggerito a Volvo di implementare la tecnologia di bordo delle sue vetture, che dal 2016 (anno di introduzione) ad oggi permette alle auto del marchio svedese di connettersi in tempo reale col cloud della casa automobilistica e di avvisare il proprio conducente, così come altri modelli del marchio, di eventuali pericoli o di condizioni stradali critiche.
TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLA SICUREZZA
Questi ultimi provengono da centri di controllo del traffico, dalle autorità nazionali preposte alla viabilità e da altre automobili compatibili, a cominciare dalle altre vetture del marchio; il sistema di sicurezza verrà implementato in primis in Danimarca, per poi arrivare anche negli altri Paesi europei.
Åsa Haglund, responsabile del Centro Sicurezza di Volvo Cars, ha commentato:
Utilizzando la nostra innovativa tecnologia di sicurezza connessa, il sistema Accident Ahead Alert aiuta i conducenti Volvo a evitare spiacevoli sorprese, contribuendo al contempo a rendere le strade più sicure per tutti. Grazie alla collaborazione con il Danish Road Directorate e con gli altri partner dell'ecosistema Data for Road Safety, siamo oggi in grado di introdurre questa nuova funzionalità che ci consente di mantenere la leadership in materia di innovazioni per la sicurezza.
Quest’ultima implementazione decisa dal marchio svedese, da qualche anno gestito dalla cinese Geely, dimostra ancora una volta quanto la Casa tenga in forte considerazione la sicurezza stradale, non solo per i suoi clienti, come dimostrato col SUV elettrico EX90, dotato sia di sensori esterni che interni, per scongiurare l'abbandono di minori nella vettura, ma anche per i guidatori di vetture concorrenti.
Basta pensare che fu Volvo, nella persona dell’ingegnere aeronautico Nils Bohlin, a creare, nel 1958, la cintura di sicurezza a tre punti (una fascia collocata in diagonale sul torace, una in corrispondenza del bacino, e la punta della “V” così formata rivolta verso il pavimento) che usiamo ancora oggi, brevettandola l’anno successivo e rendendola “open source” in modo che venisse adottata liberamente anche dalle altre case automobilistiche.
Più di mezzo secolo dopo, il marchio dimostra di avere la medesima mission, rendere le strade più sicure per tutti, invitando “altre Case automobilistiche a unirsi a noi nell'offerta di tecnologie analoghe” in modo che il sistema Accident Ahead Alert diventi un linguaggio comune ad ogni vettura.