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Volvo dice addio al motore diesel, questa XC90 va in un museo

L'ultima Volvo con motore diesel è una XC90 blu assemblata a Torslanda e diretta al museo World of Volvo di Goteborg, in Svezia

volvo dice addio al motore diesel, questa xc90 va in un museo

Volvo mantiene la promessa e dice addio al motore diesel. Quella che vedete in queste foto è l’ultima auto a gasolio del marchio. E’ una XC90, assemblata nello stabilimento di Torslanda, in Svezia, ed è diretta al museo World of Volvo di Goteborg per mostrarsi ai posteri.

Il marchio di proprietà della Geely ha iniziato a tenere traccia della produzione di auto diesel solo nel 1991 e da allora ha costruito più di nove milioni di veicoli. Poiché i registri non riportano quante unità sono state costruite dal 1979 al 1991, il numero totale è molto più alto considerando che mancano 12 anni. Questa storia comunque ci aspettiamo sia ben raccontata nel museo svedese dove si sta allestendo la mostra.

Un pezzo da museo

La storia del diesel è iniziata con la 244 GL D6, ma non aveva un motore Volvo. Era invece alimentata da un sei cilindri ad aspirazione naturale preso in prestito da Volkswagen e Audi. Solo nel 2001 Volvo ha introdotto un proprio motore diesel, un cinque cilindri assemblato internamente nello stabilimento di Skövde.

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Volvo non produrrà più motori diesel

Nel 2017, Volvo ha annunciato l’intenzione di terminare lo sviluppo dei motori diesel e il mese scorso l’ultimo veicolo con motore diesel (una V60) è stato costruito a Gand, in Belgio. Ora, con questa XC90, la storia termina per sempre.

Il prossimo passo sarà quello di porre fine alla produzione di veicoli alimentati da motori a combustione. Sebbene altri marchi di lusso come Mercedes e Bentley abbiano rinviato i loro obiettivi troppo ambiziosi in materia di veicoli elettrici, Volvo si attiene al suo piano di diventare completamente elettrica entro la fine del decennio.

Il futuro del diesel in Europa

L’Europa è l’ultimo baluardo delle auto diesel, ma la domanda si è ridotta in seguito allo scandalo delle emissioni truccate del Gruppo Volkswagen (il famoso “Dieselgate”) e alle normative più severe sulle emissioni.

Gli investimenti per rendere i diesel conformi alla legislazione più severa dell’UE sarebbero costosi e la domanda è già in calo. Secondo l’Associazione Europea dei Produttori di Automobili (ACEA) la quota di mercato del diesel in Europa è scesa dal 16,4% nel 2022 al 13,6% nel 2023.

I veicoli completamente elettrici stanno diventano sempre più popolari. Lo scorso anno hanno raggiunto una quota del 14,6%, mentre gli ibridi plug-in hanno rappresentato il 7,7%. Le auto a benzina hanno regnato sovrane con il 35,3%. Gli ibridi normali hanno ottenuto una quota del 25,8%, mentre gli altri tipi di propulsione hanno rappresentato il restante 3%. 

Molto del futuro dei motori tradizionali, comunque, dipenderà dalle prossime elezioni. Intanto, la presidente della Commissione ha ribadito l’impegno a valutare gli e-fuel nel 2026. Continuate a seguirci per restare informati.

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