Senza l'idrogeno non si raggiunge la neutralità carbonica. Così il nuovo numero 1 parla della strategia della Casa giapponese
Con il cambio al vertice di Toyota, con Koji Sato che succede a Akio Toyoda, in tanti hanno creduto che la Casa giapponese virasse con decisione verso l’elettrico. E in un certo senso è così, visto che Sato, durante le sue prime uscite pubbliche dopo l’annuncio del suo nuovo ruolo, ha rilasciato dichiarazioni proprio in questo senso.
A ognuno la sua alimentazione green
Presenziando a una gara di endurance corsa il 18 marzo, Sato ha detto: “Noi vogliamo che l’idrogeno sia un’alternativa praticabile. Lavoriamo e lavoreremo quindi per costruire un ecosistema che comprenda la produzione, il trasporto e la supply chain. È solo creando condizioni favorevoli che vedremo un aumento del consumo di questo tipo di alimentazione”.
A riportarlo è Automotive News, che afferma anche altro. “Stiamo compiendo grandi sforzi in ogni direzione – ha aggiunto Sato –. La nostra priorità è quella di rimanere flessibili e adattare i nostri prodotti alle diverse esigenze e ai diversi mercati. Non c’è una sola risposta a tutte le domande di mobilità che ci sono nel mondo”.
Per ora c’è un’auto elettrica e una a idrogeno
Al momento, Toyota ha una gamma prodotti interamente ibrida. A questi modelli aggiunge la bZ4X e la Mirai. La prima è un’elettrica a batteria tradizionale, la seconda una berlina a idrogeno con tecnologia a celle di combustibile.
Toyota bZ4X: la prima elettrica di nuova generazione
La prima, che apre la strada a una futura famiglia di modelli a zero emissioni (in Cina c’è già la bZ3X) ha da poco avviato le vendite in tutto il mondo, la seconda ha ottenuto risultati altalenanti, poiché le sue vendite sono strettamente legate alla presenza di una rete di rifornimento adeguata.
Per il futuro, soprattutto quello a breve termine, è plausibile che Toyota venda molte più vetture a batteria che auto a idrogeno (ci sono anche i lavori sulla nuova piattaforma “EV First”). Nei piani della Casa, infatti, si vuole arrivare a 3,5 milioni di elettriche vendute entro il 2030, mentre nulla si dice sui volumi delle fuel cell, che magari potrebbero essere usate per commerciali e mezzi pesanti. Però, una cosa è certa, Toyota ha una visione diversa da qualsiasi altro costruttore e non vuole precludersi nessuna strada.
Fonte: Automotive News
Fotogallery: Nuova Toyota Mirai, la nuova generazione della berlina a idrogeno
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