Kalle Rovanperä, Jonne Halttunen, Toyota Gazoo Racing WRT Toyota GR Yaris Rally1
L’equipaggio campione del mondo in carica, quest’anno impiegato solo part-time e quindi non in lotta per il titolo iridato, ha vinto sfruttando molto bene la propria posizione di partenza, quella migliore possibile dopo aver saltato l’esordio a Monte-Carlo ed essersi ritirato al Rally di Svezia.
Questo successo, però, non è solo frutto della fortuna e del regolamento, ma anche di una guida perfetta: veloce quando serviva, accorta nei momenti più insidiosi. Quando tutti gli altri hanno incontrato problemi, Rovanpera è stato esente da guai e ha così meritato la vittoria.
Chi invece sale per la prima volta sul podio di Nairobi è Adrien Fourmaux. Il francese del team M-Sport continua a convincere in modo sorprendente. Solido, veloce abbastanza da salire sul gradino più basso del podio ma non in modo spericolato. Anche lui ha sfruttato bene tutto ciò che è capitato ad altri per poter fare la sua gara senza troppi rischi e il risultato è arrivato: secondo podio consecutivo stagionale e terzo posto nel Mondiale sempre più saldo. E’ andata meno bene a Gregoire Munster. Il pilota olandese, secondo ufficiale di M-Sport, è incappato in un errore nella giornata di venerdì finendo per rompere la sospensione posteriore sinistra. Per lui è il terzo ritiro in altrettanti eventi.
Tremendo fine settimana per i due piloti che, almeno al momento, si stanno contendendo il titolo iridato Piloti. Elfyn Evans e Thierry Neuville non sono andati oltre il quarto e il quinto posto. Il gallese è stato rallentato a più riprese da diverse forature (4 in tre giorni di gara, ben 3 solo ieri), mentre Neuville ha dovuto fare i conti prima con una foratura, poi con un guasto alla pompa della benzina. Infine oggi con la rottura della sospensione posteriore destra causata dall’impatto contro una roccia di grandi dimensioni rimasta in traiettoria nella percorrenza di una curva sinistrorsa.
Se Neuville è andato incontro a diversi problemi ma è comunque riuscito a chiudere la gara senza ritiro, è andata peggio a Esapekka Lappi e Ott Tanak. Il finlandese è stato costretto al ritiro nella giornata di venerdì a causa della rottura del cambio. Domenica ha dovuto affrontare un altro problema alla trasmissione, che però lo ha solo rallentato.
L’estone ha trovato una pietra in mezzo a una curva sinistrorsa che ha catapultato la sua vettura contro un banco di terra nella giornata di venerdì, costringendolo al ritiro. Tanak, a suon di buone prestazioni tra sabato e domenica, è riuscito a risalire la china, tanto da rientrare in Top 10 e chiudere in ottava posizione dietro le due Rally2 che anno dominato il WRC2.
A tal proposito, Gus Greensmith ha vinto con autorevolezza la classe inferiore al volante della prima Skoda Fabia RS Rally2 gestita dal team TokSport. Il britannico ha approfittato dei guai dei rivali per involarsi e andare a vincere comodamente l’evento davanti al compagno di squadra Oliver Solberg. I due hanno completato la gara rispettivamente al sesto e settimo posto della classifica generale. Terza posizione nel WRC2 per Kajetan Kajetanowicz, sempre al volante di una Skoda Fabia RS Rally2.
Jourdan Serderidis, al volante della terza Ford Puma Rally1 – ma privata – è riuscito a chiudere a punti in Safari Rally cogliendo il decimo posto. La sua andatura certo molto più lenta rispetto a quella dei rivali e i pochi iscritti all’evento lo hanno aiutato a portare a casa dei punti iridati. Per lui, comunque, una bella soddisfazione.
Il WRC torna tra poco meno di un mese con il Rally di Croazia, secondo appuntamento della stagione su asfalto, che si terrà dal 19 al 21 aprile.