L’ultimo assaggio (forse) prima che il piatto venga servito per intero, il prossimo 2 novembre, quando la Skoda svelerà le nuove Superb. Giusto usare il plurale perché – a differenza della Volkswagen Passat, costruita sulla medesima piattaforma del Gruppo – l’ammiraglia boema, ordinabile dall’inizio del 2024 e in consegna dopo l’estate, verrà ancora declinata nella doppia variante berlina e wagon. Ma la prima, già lo sappiamo, in Italia non verrà importata.
Come cambia. Nei mesi scorsi avuto modo di guidare alcuni prototipi della nuova Superb, ricavandone delle buone prime impressioni. La giardinetta era però camuffata, e questi bozzetti, oltre a ingannare l’attesa in vista del reveal, servono a inquadrare meglio il design esterno di questa quarta generazione, l’ultima con motore a scoppio. Principalmente, la wagon ha fatto propri, nel trattamento delle superfici, alcuni principi del nuovo linguaggio stilistico della Casa, definito “modern solid” e introdotto tempo fa dalla concept Vision 7 S. Forme scultoree e linee tese rimangono la cifra espressiva di questo modello, che però diventa meno spigoloso e vagamente sportiveggiante. S’impreziosisce, poi, la firma luminosa, con un elemento cristallino inserito nei gruppi ottici che, all’anteriore, sono disponibili a matrice di Led.
Crescono le dimensioni (e il bagagliaio). Detto alla forma, passiamo alla sostanza, riepilogando quanto già noto. La nuova Superb sarà un’auto più grande e più capiente di prima. Nelle dimensioni, la Wagon arriva a 4,90 metri di lunghezza (+43 mm), rimanendo poco più corta della berlina, che ora misura 4,91 metri (+43 mm) da paraurti a paraurti. Il bagagliaio ha guadagnato una trentina di litri in più (20 sulla berlina), salendo a 690 litri per la giardinetta. Nella gamma motori, tutti Euro 6e, spicca l’ibrido plug-in di nuova generazione, costruito intorno al turbobenzina a ciclo Miller da 1.5 litri. Il sistema, composto anche da un’unità elettrica e da una batteria da 25,7 kWh (una capacità doppia rispetto a prima, con ricarica in corrente continua fino a 50 kW), esprime una potenza complessiva di 204 cavalli e, soprattutto, promette oltre 100 km di autonomia in solo elettrico.
Motori anche diesel e benzina, gli interni sono più high-tech. Per chi non punta al plug-in, ci sono alternative più tradizionali, a partire dal diesel. Il 2.0 TDI è declinato in due varianti, da 150 e 193 CV (quest’ultima abbinata alla trazione integrale), mentre sono tre le versioni a benzina: 2.0 litri da 204 (a trazione anteriore) o 265 cavalli (4×4), e 1.5 TSI da 150 CV, elettrificato dal mild hybrid a 48 volt. Niente cambio manuale: tutte le nuove Superb montano il Dsg a sette rapporti o, nel caso della plug-in, a sei. Negli interni, infine, l’interfaccia uomo-auto è stata profondamente rivisitata rinnovata, ed è ora incentrata su un touch screen da 12,9 pollici (mai così grande sulla Superb) abbinato alla strumentazione digitale.