Avvicendamenti e assestamenti nel direttivo della FIA: Natalie Robyn lascia la posizione di CEO che occupava dal novembre del 2022. Mohammed Ben Sulayem l’aveva voluta per riformare la struttura dell’organizzazione con sede a Place de la Concorde, Parigi.
La sua vasta esperienza nel settore automotive (Volvo, Nissan, Chrysler) era un biglietto da visita importante che il manager emiratino ha valutato prezioso per revisionare la struttura interna dell’organo di governo di molte categorie dello sport motoristico compresa la Formula Uno.
Natalye Robin, ex CEO della FIA
FIA: il commiato di Natalie Robyn
“È il momento di fare un passo avanti nella consapevolezza che l’organizzazione è in una posizione migliore per le sfide che ci attendono. Sono molto orgogliosa del mio ruolo nel portare avanti la trasformazione della FIA sia nello sport che nella mobilità. Sono lieta di lasciare un’organizzazione composta da un meraviglioso team di persone talentuose e dedicate“, ha chiuso.
Mohammed Ben Sulayem, nel salutare la collaboratrice, ha sottolineato come sia stata preziosa nel riorganizzare la struttura operativa e gestionale aumentando la sostenibilità finanziaria. Un lavoro evidentemente lasciato a metà visto che soli diciotto sono stati i mesi di operatività.
Mohammed Ben Sulayem – Presidente FIA
Al di là delle parole di circostanza, l’emorragia di figure apicali della FIA prosegue. Ricordiamo gli addii di Steve Nielsen (sostituito da Tim Malyon, ndr) e del direttore tecnico delle monoposto Tim Goss (al suo posto l’ex Sauber Jan Monchaux, ndr). Dimissioni che hanno preceduto quelle di Deborah Mayer che ricopriva il ruolo di capo della FIA Women nella Motorsport Commission.
La gestione Ben Sulayem è stata piuttosto travagliata in un rapporto con Liberty Media Corporation mai decollato e che, nel succedersi dei mesi, è andato addirittura in decrescendo. Chissà che queste continue partenze non celino tensioni sempre più forti negli uffici parigini.
Crediti foto: FIA