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Transizione ecologica – Il governo toglie 330 milioni di euro ai fondi per l’auto

transizione ecologica – il governo toglie 330 milioni di euro ai fondi per l’auto

Transizione ecologica  – Il governo toglie 330 milioni di euro ai fondi per l’auto

Meno fondi per gli incentivi auto e le colonnine di ricarica domestica. A sorpresa, per finanziare le politiche previste dal cosiddetto decreto Coesione, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale e in vigore da oggi, il governo ha tagliato di 60 milioni di euro i fondi per il 2024 destinati ai contributi per l’acquisto di veicoli non inquinanti di categoria M1, N1 e N2 (autovetture e autocarri, ndr) e di 20 milioni le risorse per l’acquisto di infrastrutture di ricarica a uso domestico, peraltro in gran parte non utilizzati, quantomeno quelli stanziati per gli anni 2022 e 2023.

Ipotecato un quarto dei fondi per il 2025. Ma, soprattutto, il provvedimento ha decurtato di un quarto, ossia di 250 milioni, il miliardo di euro destinato dal cosiddetto decreto Draghi del 2022 alla filiera del settore automotive per il 2025: un tesoretto pensato per sostenere la transizione ecologica sia attraverso lo strumento del contributo all’acquisto di auto a basse emissioni, i cosiddetti incentivi appunto, sia mediante politiche di supporto alla riconversione dell’industria dell’auto e della componentistica. Il provvedimento passa adesso all’esame del parlamento, dove dovrà essere convertito in legge entro 60 giorni, eventualmente con modifiche, pena la sua decadenza. Nel frattempo, il Dpcm che riforma gli incentivi 2024, presentato ufficialmente l’1 febbraio 2024 dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, è ancora all’esame della Corte dei conti.

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