L’aquilone, vintage sempre attuale. Quale scegliere e come costruirlo
Perché piace
Il volo dell’aquilone simboleggia creatività, poesia, leggerezza. Consente di stare all’aria aperta e di mettere alla prova le proprie abilità. Bisogna dunque conoscere bene venti e correnti d’aria e saperle sfruttare al meglio, connettendosi con la natura e apprezzando l’ambiente circostante.
Controllare un aquilone richiede abilità e pratica. La sfida di farlo volare e mantenerlo in aria può essere gratificante e coinvolgente e soprattutto non è quasi mai solitaria, anzi, si tratta di un’attività che può essere condivisa con amici, familiari e altri appassionati del genere.
Storia
Si sa che le tipologie più antiche erano realizzate in Oriente con legno di bambù e seta e venivano utilizzati a molti scopi, anche per fare segnalazioni durante le imprese militari, per misurare la forza del vento e per studiare alcuni strumenti musicali che emettevano suoni grazie all’aria.
In Europa, attraverso gli scambi commerciali, arrivarono intorno al XVI secolo. Oggi esiste anche una vera e propria disciplina legata all’aquilone, attorno a cui si riuniscono molti appassionati in Italia e nel resto del mondo. È per esempio piuttosto nota la manifestazione ArteVento di Cervia, in Romagna. In alcuni Paesi dell’Asia e dell’America Latina, esiste la tradizione del kite fight, degli aquiloni combattenti: si tratta di vere e proprie sfide in cui i partecipanti, attraverso le acrobazie del proprio oggetto, cercano di tagliare il filo ai dispositivi degli avversari.
Come scegliere l’aquilone giusto
Tra i 7 e i 12 anni si potrebbe considerare l’aquilone evolutivo, consigliato per imparare a dirigere l’aquilone in modo più avanzato e adatto a tutta la famiglia. È più lento di un aquilone classico e quindi è più semplice da manovrare. Può anche essere dotato di una barra di pilotaggio.
Gli adulti che cercano velocità e precisione possono prendere in considerazione i modelli a due cavi, di forma triangolare e con cinghie e impugnature: possono essere pilotati con maggiore sicurezza e divertimento durante le evoluzioni. Quelli in carbonio sono moderni e ultra-leggeri.
Fai-da-te
Gli aquiloni sono disponibili in una vasta gamma di forme, dimensioni e colori, consentendo di scegliere quello che meglio si adatta ai gusti personali. Alcuni appassionati si dedicano anche alla costruzione e personalizzazione dei vari modelli, aggiungendo un tocco personale e creativo al loro hobby. Occorrono piccoli strumenti come forbici, fogli di carta velina colorati, spago o filo di nylon, 3 stecche o cannucce di legno o plastica, un righello, della colla e dei marcatori per superfici.
Innanzitutto bisogna creare lo scheletro dell’aquilone, incrociando due stecche o bastoncini di lunghezze diverse in modo da formare una croce, avendo in mente di disegnare idealmente un rombo. I bastoncini vanno saldati attraverso diversi giri di filo di nylon e la colla ad asciugatura rapida ed alta resistenza. Con l’aiuto delle forbici bisogna fare una tacca alle estremità di ciascun bastoncino, facendovi poi passare il filo di nylon: questo dettaglio servirà per mantenere in tensione il filo e dare più equilibrio all’aquilone durante il volo. La copertura del telaio deve essere realizzata con materiale lucido e lieve, a cui si può aggiungere, se si vuole, una piccola coda finale, con nastri colorati con fiocchetti, farfalline di carta, piume, o qualsiasi altro elemento purché molto leggero.