Renault – Il primo test dei Master E-Tech e diesel
Chiamatelo Aerovan. Il motore da 100 kW-136 CV e 300 Nm e gli organi di propulsione del Master elettrico sono ovviamente molto silenziosi, ma anche il rotolamento dei pneumatici e i fruscii aerodinamici sono molto tenui. La sensazione di una spiccata scorrevolezza, oltre a giustificare la presenza di un secondo, più incisivo stadio di recupero dell’energia, sempre comandato dalla leva della trasmissione, dà ragione all’appellativo Aerovan scelto dal costruttore e, soprattutto, alla cura dedicata, in fase di progetto e sviluppo, alla profilatura della carrozzeria. Una ricerca di efficienza che si ritrova sul fronte dei pesi, e in particolare nel dato della portata dichiarato per il furgone a passo standard e tetto medio con la batteria più grande fra le due disponibili (40 o 87 kWh), oggetto di queste impressioni di guida. La veridicità dei 1.100 kg circa riportati sulle schede informative parrebbe confermata dalla complessità di diversi allestimenti visti alla presentazione del Master E-Tech, oltre che dalla presenza, accanto al modello standard da 3,5 tonnellate di peso totale, di quello da sole 4, mentre la maggior parte dei concorrenti sfrutta tutto il bonus per la guida dei commerciali elettrici da parte dei titolari di patente B, fino a 4,25 tonnellate.
Diesel un po’ ruvido. La nuova piattaforma regala un bilanciamento e una guidabilità sconosciuti alla serie precedente, come rilevammo alla guida di un esemplare preserie. La precisione dello sterzo e il rigore nel seguire le traiettorie non saranno quelle di un eSprinter, ma sono di ottimo livello. Quando si sale sul Master diesel con il 4 cilindri 2 litri da 170 CV e 380 Nm, con cambio manuale a 6 rapporti, si ritrova un comportamento sano, ma non l’equilibrio complessivo del fratello elettrico. C’entra anche una certa ruvidità del propulsore (disponibile in ulteriori versioni da 105 CV/330 Nm, 131 CV/350 Nm o 150 CV/360 Nm); che, comunque, ha altri argomenti, come un’autonomia teorica di oltre mille chilometri con un pieno di gasolio, contro i 460 dichiarati per il pur generoso E-Tech. Per i due diesel di maggiore potenza arriverà l’opzione del cambio automatico ZF a 9 rapporti, e ulteriori integrazioni della gamma di furgoni autotelai e minibus, in tre lunghezze e due altezze, giungeranno dal ritorno dei modelli a gasolio a trazione posteriore, con ruote singole o gemellate, questi ultimi con pesi totali fino a 4,5 tonnellate.