Ambiente

Passaggio alle elettriche, il G7 non affonda il colpo

I leader di alcuni tra i Paesi più industrializzati dell'Occidente sono favorevoli alla transizione elettrica, ma non esprimono date precise

Passaggio alle elettriche, il G7 non affonda il colpo

I leader del G7, gruppo di nazioni alleate che hanno in comune una forma democratico-liberale di governo, si sono incontrati in Germania per il 48° summit della storia dell’organizzazione. I rappresentanti di Canada (Justin Trudeau), Francia (Emmanuel Macron), Germania (Olaf Scholz), Italia (Mario Draghi), Giappone (Fumio Kishida), Regno Unito (Boris Johnson), Stati Uniti (Joe Biden) e Unione Europea (Ursula von der Leyen e Charles Michel) hanno discusso dei temi ‘caldi’ della guerra tra Russia e Ucraina, dell’economia in potenziale recessione e, in linea di principio, anche della transazione verso emissioni ridotte che toccherà il mondo dell’automobile.

I leader politici, in rappresentanza del 50% circa della ricchezza mondiale (dato 2020) e oltre il 10% della popolazione terrestre, non hanno però discusso nel dettaglio obiettivi e date relative a questo passaggio alle auto elettriche, senza per altro considerare i Paesi che per popolazione e area potrebbero fare la differenza in termini di inquinamento: India e Cina. Al castello di Elmau, in Baviera, è stato stilato un testo comune, nel quale si parla di decarbonizzazione del settore dei trasporti. I riferimenti sono piuttosto vaghi, senza target o date entro le quali raggiungere obiettivi precisi.

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“Riconosciamo l’importanza dell’innovazione nel guidare una profonda decarbonizzazione. Ci impegniamo per un settore stradale altamente decarbonizzato entro il 2030, anche aumentando in modo significativo le vendite, la penetrazione e l’adozione di veicoli leggeri a emissioni zero in questo decennio, anche nei trasporti e nelle flotte pubblici“: questo il testo completo della comunicazione finale. Il fronte del G7 sembra più allineato sul concetto di carburante alternativo, definizione che si distanzia dal tema del tutto elettrico.

Secondo quanto riporta Quattroruote, “sono confermate le recenti indiscrezioni di stampa su un Giappone pronto a tutto pur di rimuovere dal comunicato qualsiasi dichiarazione o indicazione sugli obiettivi per i veicoli a zero emissioni“. Nel Paese del Sol Levante i costruttori sono tecnicamente pronti per varare un futuro tutto elettrico, ma non sono assolutamente convinti che questa sia la strada giusta. In particolare Toyota è assolutamente convinta che l’ibrido e l’idrogeno siano soluzioni degne di attenzione anche nel prossimo futuro.

FP | Samuele Prosino RIPRODUZIONE RISERVATA

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