Ambiente

Energia a zero emissioni, Enel fa i conti

Nel 2022 la rete rinnovabile ha prodotto 7,506 miliardi di KWh di energia a zero emissioni, con una capacità installata di 14.600 MW

Energia a zero emissioni, Enel fa i conti

La rivoluzione green non può e non deve coinvolgere soltanto gli utenti finali ma il processo di sostenibilità deve cominciare il suo percorso a monte, là dove l’energia viene prodotta. La mobilità elettrica, con le ricariche delle vetture alimentate da fonti che non siano rinnovabili vanifica in questo senso l’utilità delle auto alla spina. Da questo punto di vista il lavoro per favorire la transizione energetica è tanto e Enel lo sta portando avanti con il potenziamento della propria rete a zero emissioni: nel 2022 l’infrastruttura rinnovabile è di 14.600 MW, con una produzione di 7,506 miliardi di KWh di energia a zero emissioni. 

“L’energia è un bene essenziale, e come tale va salvaguardato: riducendone gli sprechi, massimizzandone l’uso efficiente, rendendolo accessibile a tutti – ha spiegato Nicola Lanzetta, direttore Enel Italia nel corso di un’intervista rilasciata a La Repubblica – Per Enel transizione energetica significa conciliare tutela dell’ambiente e convenienza economica. Non è un auspicio ma una realtà tangibile, come dimostrano i risultati di chi, come noi, questa scelta l’ha messa al centro del proprio impegno per il Paese.”

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La società lavora alla transizione evolvendo una rete che conta 1,16 milioni di chilometri e circa 450.000 cabine di media e bassa tensione, con l’obiettivo di potenziarla e realizzare 5.393 chilometri di nuove infrastrutture. “La scelta di Enel, che in concomitanza con i suoi 60 anni ha inaugurato quella che si avvia ad essere la decade dell’elettrificazione, è la sostenibilità, nella certezza che non è un’opzione tra le altre, ma l’unica strada percorribile per disegnare il presente e il futuro dell’energia”. Da questo punto di vista un segnale importante sarà dato anche sulla questione gas-elettricità: elettrificare i consumi significherebbe anche ridurre i costi e la dipendenza energetica, un processo da portare avanti attraverso “la sostituzione delle caldaie a metano con pompe di calore e la costruzione di terminali LNG ci consentirebbe nel giro di pochi anni di azzerare la nostra dipendenza dal gas e di incrementare in generale la sicurezza di approvvigionamento energetica della nazione.” A dare una spinta ulteriore ci sono barriere economiche meno insormontabili rispetto al passato riguardo le rinnovabili, con la possibilità di investire su eolico e PV a costi inferiori di più dell’80% rispetto a 10 anni fa.

FP | Gianluca Sepe
@SepeGianlu RIPRODUZIONE RISERVATA

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