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Non è vero che l’Apple car è finita, ecco perché

Brevettata l’innovazione del parabrezza a realtà aumentata – di VINCENZO BORGOMEO

Non è vero che l’Apple car è finita, ecco perché

La deduzione è facile: visto che né gli iPhone, né gli iPad hanno un parabrezza. E visto che uno schermo trasparente largo due metri a realtà aumentata è troppo grande per un visore, possiamo tranquillamente affermare che il progetto di Apple Car è vivo e vegeto. La casa di Cupertino ha infatti appena presentato all’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti il progetto di un’innovazione che potrebbe cambiare il mondo dell’auto: un sistema di visualizzazione in realtà aumentata (AR) in grado di generare una serie di informazioni sul display di un veicolo. In pratica una sovrapposizione grafica sul vetro davanti al conducente che fornirebbe informazioni sull’ambiente in tempo reale, nonché dati sugli oggetti in lontananza, inclusi gli esseri umani, insieme alla velocità del veicolo e a molte altre sue funzioni. Qui spieghiamo tutto nel dettaglio.

Ma quello che conta, oggi, è il fatto che oltre ad aver avuto conferma del fatto che la Apple car è viva e vegeta, ora sappiamo su cosa punta la casa della Mela per rendere la sua macchina completamente diversa dalle altre. Regalando un’esperienza di guida mai vista prima su nessun’altra quattro ruote al mondo. Certo, cosa ci sia dietro e sotto questo parabrezza rimane ancora un mistero. Ma in un mondo in cui cosa c’è sotto il cofano delle auto diventa sempre meno importante, l’Apple car può ambire a fare la differenza così, con un’esperienza utente mai vista prima.

FP | Vincenzo Borgomeo
@VikyBorgomeo RIPRODUZIONE RISERVATA

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