La concorrenza è dura anche per un’automobile elettrica a guida autonoma, Apple torna ad investire fortemente nell’intelligenza artificiale. Gli esperti plaudono la scelta, maggiore redditività con i prodotti tecnologici. Non manca però chi accusa Cupertino di non essere al passo con le altre HiTech.
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Le motivazioni? Certamente la concorrenza molto dura e competitiva sul mercato delle auto alimentate a motore elettrico. Così tutte le risorse stanziate sono state subito spostate verso la più consona intelligenza artificiale generativa.
In effetti suonava davvero strano come questa azienda conosciuta in tutto il mondo per l’alta tecnologia applicata su cellulari, tablet e speaker vocali potesse entrare in un mondo così particolare come quello delle vetture elettriche.
In realtà il progetto di realizzazione di questa auto a guida autonoma non era una cosa su cui si lavorava da poco tempo. Apple, infatti, portava avanti gli studi da almeno dieci anni. La decisione di annullare tutto, quindi, non è stata presa certamente a cuor leggero ma come si sa “Ubi maior…” e il passo d’addio è stato fatto.
L’abbandono del progetto ha dovuto per forza rivedere anche la collocazione di tutti quei dipendenti che all’inizio erano stati assegnati proprio allo studio, al progetto e alla realizzazione di questa auto elettrica. Per queste 200 persone che creavano il team specializzato c’è stato una sorta di smembramento in diversi ruoli, uno dei quali la divisione di Intelligenza artificiale della stessa Apple.
Apple così rinuncia a importanti introiti
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L’obiettivo era di creare un prodotto che potesse essere rivale credibile verso Tesla e che avrebbe stupito per la guida autonoma. Il cammino di realizzazione sarebbe stato molto difficile da poter percorrere fino alla fine. Titan e Progetto 172 (questo il nome) ha avuto sin dall’inizio un cammino travagliato.
Eppure, gli esperti del settore, gli analisti e gli investitori hanno visto di buon occhio questa rinuncia. Sì, perché secondo le loro convinzioni tornare a investire e lavorare sull’intelligenza artificiale rappresenta la giusta decisione “dato il potenziale di redditività a lungo termine dei flussi di entrate dell’IA rispetto alle auto”.
Eppure, le voci critiche non mancano specialmente quelle che addossano ad Apple l’incapacità di inserirsi e crescere in un settore in forte espansione come quello del mercato elettrico. Cosa che invece hanno fatto aziende competitor come Huawei con Avatr e Xiaomi con il SU7.
Si torna alle origini, insomma, in un mondo in cui Cupertino è leader e potenzialmente con più profitto