Maverick Vinales, Aprilia Racing Team
Il pilota di Roses, infatti, si è portato a casa la sua seconda vittoria consecutiva in una Sprint. E lo ha fatto assolutamente di forza: scattato benissimo dalla pole position, Maverick ha comandato ognuno dei dieci giri previsti del Circuito delle Americhe, prendendo il largo poco prima di metà gara e presentandosi sotto alla bandiera a scacchi con un margine di oltre due secondi sugli inseguitori. Possiamo dire che oggi quindi è stato a tutti gli effetti “Batman” e non solo perché aveva il logo del paladino di Gotham City sul casco.
Alle sue spalle invece la battaglia è stata piuttosto serrata, soprattutto nella prima metà di gara, con Marc Marquez che si è dovuto guardare le spalle dal rookie Pedro Acosta, che per diversi giri ha dato la sensazione di poter addirittura provare ad attaccare l’otto volte campione del mondo, grande specialista del saliscendi texano.
Con il suo “block pass” però “Martinator” ha anche permesso a Marquez di scavare un piccolo solco, che il #93 ha poi amministrato benissimo fino al traguardo, cogliendo così una piazza d’onore che vale il secondo posto podio in una Sprint consecutivo in sella alla Ducati del Gresini Racing. Da lui però forse ci si aspettava anche di più su una pista su cui ha vinto per ben sette volte in passato .
Può gioire Martin, che fin qui è l’unico ad essere sempre riuscito a salire sul podio tra Sprint e gare lunghe, oltre ad aver incrementato il suo margine in classifica. Lo stesso discorso vale per Acosta, che anche oggi ha aggiunto esperienza al suo bagaglio, dimostrando una volta di più di potersela già giocare alla pari con i big della categoria.
Discorso diverso per le Ducati ufficiali, perché la gara di Enea Bastianini e Pecco Bagnaia è stata particolarmente deludente e si è conclusa con un sesto ed un ottavo posto, con la KTM di Jack Miller a sandwich tra di loro. “Bestia” era partito anche bene, mettendosi in quarta piazza all’inizio della gara, ma poi ha via via perso posizioni. E’ iniziata male invece per il campione del mondo, che ha pagato un impennata in partenza che lo ha fatto arretrare decimo, ma poi comunque non ha mai trovato il ritmo per provare a rimontare.
Contando che Brad Binder è risalito dalla 17° casella in griglia fino alla 12°, ma non ha portato a casa punti, nella classifica iridata ora Martin ha 24 punti di margine su Bastianini, 25 sul sudafricano e 28 su Bagnaia, con Marquez quinto a -31.
Fuori dai punti poi ci sono anche Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi, rispettivamente decimo e 13°, mentre Fabio Di Giannantonio è stato costretto alla resa quasi subito, con il motore della sua Ducati che è andato in fumo nel corso del primo giro. E’ stato infine un sabato da dimenticare per le moto giapponesi, con le Yamaha di Fabio Quartararo ed Alex Rins, in 15° ed in 16° posizione con un gap di oltre 15 secondi in appena 10 giri. La Honda invece ha portato al traguardo il solo Luca Marini, 17° ed ultimo. I suoi tre compagni di marchio invece sono finiti tutti ruote all’aria.